Questioni penitenziarie

COMUNICATO STAMPA Appello del Difensore civico di Antigone (Simona Filippi) alla Procura della Repubblica di Siracusa: chiudete le indagini sulla morte di Alfredo Liotta

Roma, 18 marzo 2016 

 

Tre anni e mezzo fa, il 26 luglio 2012, Alfredo Liotta veniva trovato cadavere in una cella della C.C.di Siracusa. 

 

All’inizio la causa della morte veniva attribuita ad un presunto sciopero della fame di cui non verrà invece trovata traccia nel diario clinico.

 
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COMUNICATO STAMPA Prende il via il Progetto “Antigone: Another side off life”

Parte il Progetto “Antigone: Another side off life” promosso dallo Sportello per i diritti del Difensore civico di Antigone assieme al Segretariato italiano Studenti in medicina Università La Sapienza.

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Il Difensore civico, Simona Filippi, incontra i detenuti della Casa circondariale di Viterbo sul tema del diritto al lavoro

Incontro di venerdì 5 maggio

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Il Difensore civico, Simona Filippi, incontra le detenute della Sezione AS della Casa circondariale di Latina.

Lunedì 8 maggio ore 15.00

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Attività del Difensore Civico (2014 - 2015)

Casi seguiti: 402

 

Violazioni dei diritti denunciate: 

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Il Tribunale del Lavoro riconosce differenze retributive e trattamento di fine rapporto al detenuto che ha lavorato per carcere

Sono proprio di questi ultimi mesi le sentenze con cui il Tribunale del Lavoro di Roma ha condannato il Ministero della Giustizia al pagamento le differenze retributive tra quanto spettante e quanto corrisposto per il lavoro svolto in carcere.

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Presentata l'interrogazione parlamentare sul caso di Federico Berlioz: bisogna intervenire con urgenza per curarlo

Presentata la scorsa settimana l'interrogazione parlamentare sul caso di Federico Berlioz,  ristretto presso la Casa Circondariale di Pisa,  per cercare di fare in modo che l'Amministrazione Penitenziaria e soprattutto la ASL territorialmente intervengano quanto prima per curarlo.

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La problematica della tracciabilità delle istanze dei detenuti

luglio 2014

A cura di Lorenzo Tardella

E’ stato rilevato che, sia con la procedura tramite modello 393 (la cosiddetta “domandina”), sia con quella tramite modello 1P1 (il cosiddetto “modello 13”), ai detenuti non viene rilasciata alcuna ricevuta attestante l’avvenuto deposito di istanze all’interno del reparto,  né alcuna nota con la data dell’effettivo loro invio all’esterno dell’istituto. Esiste pertanto un problema di “tracciabilità” di tutti gli atti di natura personale e giudiziaria.

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