Ergastolo ostativo, la riforma rischia di diventare un'occasione persa

8197402220 564af88270 oLa Camera dei deputati ha approvato, quasi all’unanimità, il testo unificato delle proposte di legge sull’ergastolo ostativo. La discussione era nata a seguito della sentenza della Corte Costituzionale. La consulta aveva chiesto una revisione delle norme sul divieto di concessione dei benefìci penitenziari nei confronti dei detenuti che non collaborano con la giustizia o che non possono collaborare con la giustizia.   

Il regime vigente è dunque incostituzionale in quanto ammette l’ergastolo senza speranza di uscita, evidentemente contrario ai principi di cui all’articolo 27 della Costituzione (pena umana e tendente alla rieducazione). 

"La riforma approvata è un’occasione persa" commenta Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. "Il legislatore è rimasto imprigionato nella paura di fare un regalo alle mafie, innovando in modo non sufficiente la legislazione penitenziaria. È mancato un generale ripensamento dell’attuale disciplina della concessione dei benefici ai condannati per una serie del tutto eterogenea ed illogica di reati anche ben distanti da qualsiasi matrice organizzata, mafiosa o terroristica. Inoltre nella nuova legislazione c’è stato finanche un inutile aggravamento della disciplina". Prosegue Gonnella: "è stata infatti abolita la concedibilità dei benefici nei casi di collaborazione inutile o irrilevante, così da impedire un trattamento adeguato per chi non abbia collaborato perché non ha potuto farlo, stante la sua limitata partecipazione al fatto criminoso o per l’ormai intervenuto integrale accertamento delle circostanze e delle responsabilità ad esso connesse. Ugualmente criticabile è l’aumento da ventisei a trenta anni della pena da scontare prima di poter presentare l’istanza di liberazione condizionale. Anche questa è una misura inutilmente punitiva che non va nella direzione auspicata dalla Consulta. E, infine, nulla si scrive su permessi premio e semilibertà. Vedremo se la Corte potrà dirsi soddisfatta. Nel frattempo - conclude il presidente di Antigone - ci auguriamo che in Senato la discussione sia più in linea con le sentenze della Corte di Strasburgo (Viola c. Italia) e della Corte Costituzionale".

Pubblicazione graduatoria delle selezioni per il servizio civile universale

scuGentili candidate e candidati,
l’entusiasmo con il quale tutti voi avete scelto Antigone per dedicare un anno di vita alla promozione dei valori più profondi della convivenza umana è andato al di là delle nostre aspettative.
Ci sentiamo di ringraziarvi per questo con tutto il cuore. Per noi è una conferma che siamo dalla parte giusta e che portiamo avanti con serietà il nostro messaggio associativo. Ci riempie di gioia vedere che questo messaggio è stato preso in carico dai più giovani, cui tanto spesso Antigone si rivolge e che avranno il compito di andare sempre più avanti sulla strada dei diritti umani. Purtroppo non è possibile avervi tutti con noi in questo anno di servizio civile. Abbiamo dovuto inevitabilmente fare delle selezioni. Ci sono criteri precisi da rispettare nell’assegnazione dei punteggi, essenzialmente basati sugli studi effettuati e sulle esperienze pregresse, che in molte circostanze hanno pesato più dei colloqui che abbiamo avuto, tutti diversi ma tutti da valorizzare per un aspetto o per un altro.
Qui trovate la graduatoria che ne è risultata. Diamo dunque il benvenuto a chi si unirà ad Antigone per il servizio civile, il cui tra avvio, lo ricordiamo, è previsto tra fine maggio e metà giugno (siamo su questo in attesa di comunicazioni più dettagliate da parte del DPGSCU). 
Lasciamo la porta ben aperta per chiunque tra gli altri abbia comunque voglia di condividere qualche esperienza con l’associazione in veste volontaria.

La commissione: Sofia Antonelli, Susanna Marietti, Grazia Parisi, Alessio Scandurra

LA GRADUATORIA

Ottima notizia la nomina di Carlo Renoldi a Capo del DAP

276042950 4634210726685452 1008150007039618595 nLa nomina di Carlo Renoldi a capo del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria è una buona notizia. La sua lunga e qualificata esperienza di giudice, anche negli uffici di sorveglianza, potrà sicuramente contribuire a dare un apporto per una gestione del sistema carcerario coerente con le norme costituzionali. 

Ringraziamo la Ministra della Giustizia Marta Cartabia e il Governo per avere effettuato una scelta importante e di grande prestigio. 

Facciamo i nostri auguri più sinceri a Carlo Renoldi e, per quanto ci riguarda, siamo a disposizione per dare il nostro contributo nel nome di una visione comune e costituzionale della pena.

Servizio Civile Universale ad Antigone: ecco le date dei colloqui di selezione e l'elenco delle candidate e dei candidati ammessi

scuPubblichiamo l'elenco delle candidate e dei candidati ammessi ai colloqui di selezione per il Servizio Civile Universale ad Antigone, che si terranno lunedì 21 a partire dalle ore 9:30 e martedì 22 marzo a partire dalle ore 10:00.     

Le candidate e i candidati dovranno presentarsi muniti di documento d'identità in corso di validità e, per coloro che svolgeranno il colloquio in presenza, di green pass rafforzato.     

E' possibile consultare qui: 

- il bando integrale

- la scheda dettagliata del progetto

- la procedura di selezione 

Cannabis, un referendum per svuotare le carceri e le aule di tribunale

referendum cannabis legale italiaI numeri del paradosso. Un detenuto su tre finisce in carcere per la violazione di un solo articolo della Legge 309/90 che contribuisce drasticamente al sovraffollamento delle carceri. Allo stesso tempo, la normativa ha limitato ulteriormente le libertà di centinaia di migliaia di consumatori, imponendo sanzioni amministrative che colpiscono particolarmente persone socialmente ed economicamente inserite.

di Maria Pia Scarciglia, responsabile droghe Antigone. Su il manifesto del 15 febbraio 2022

In data 8 gennaio 2013 l’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’uomo per violazione dell’art 3 della Cedu, che come noto sancisce il divieto di praticare trattamenti inumani e degradanti. La Corte prendeva atto della drammatica condizione di vita dei detenuti all’interno degli Istituti di pena italiani obbligando lo stato a rimediare attraverso una serie di misure deflattive, volte a ridurre il sovraffollamento carcerario. 

All’epoca dei fatti la popolazione detenuta superava le 64.000 persone con un tasso di sovraffollamento vicino a percentuali ignobili per un paese Ue e firmatario di Convenzioni internazionali contro la tortura e i trattamenti inumani e degradanti. A tal proposito il legislatore, in data 23 dicembre 2013,  emanava il cd. “Decreto svuota carceri” D.L. n° 146, successivamente  convertito in legge, con modificazioni, in data 21 febbraio 2014, n° 10 “Misure urgenti in tema di diritti fondamentali dei detenuti e di riduzione controllata della popolazione carceraria”. 

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Presentato oggi il nuovo rapporto di Antigone sulla giustizia minorile: "serve un nuovo codice penale solo per i minori"

IMG 20220211 113838Un nuovo codice penale per i minorenni. E' la richiesta che Antigone ha avanzato oggi, durante la presentazione di Keep it Trill, il sesto rapporto dell'associazione sulla giustizia minorile. 

"Trill - ha spiegato Susanna Marietti, coordinatrice nazionaledi Antigone - nello slang hip hop, nasce dall'unione delle parole ‘true’ e ‘real’ per indicare qualcosa di genuino e autentico. Trill’ sono le storie dei ragazzi che finiscono nel circuito penale e che Antigone racconta nella serie video con Kento, con le loro difficoltà, fragilità, possibilità. ‘Trill’ è il ruolo che la giustizia minorile dovrebbe sempre avere: quello di proteggere i sogni più autentici dei ragazzi senza mai cedere a percorsi stereotipati, promuovendo per loro ogni opportunità futura e mantenendo genuine le loro vite". 

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Santa Maria Capua Vetere. Antigone ammessa parte civile per le violenze nel carcere

carcere SMCVIeri si è tenuta la terza udienza preliminare del processo per le violenze contro i detenuti, avvenute nell'aprile del 2020 all'interno del carcere di Santa Maria Capua Vetere. Tra le altre il giudice ha ammesso la costituzione di Antigone quale parte civile nel procedimento.   

"I fatti avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere, le denunce di tortura, costituiscono una ferita alla democrazia del nostro paese", dichiara Patrizio Gonnella, presidente di Antigone. "All'indomani dei fatti, attraverso le denunce che arrivarono ad Antigone da famigliari e detenuti, presentammo un esposto alla Procura e, anche da questo, partirono le indagini che hanno portato al rinvio a giudizio di oltre 100 persone tra agenti e funzionari. Per noi stare nel processo è un elemento importante, perché potremmo portare il nostro contributo diretto nel chiarimento di quanto accaduto e delle responsabilità. Davanti a fatti come questi c'è bisogno di percorrere la strada della giustizia", conclude Patrizio Gonnella.

Keep it trill. Dal 31 gennaio la serie di Antigone sulle carceri minorili, con Kento

img processorUna serie per raccontare le carceri minorili attraverso le storie dei ragazzi che lì sono reclusi. E' Keep it trill, il progetto di Antigone, con protagonista il rapper Kento, la cui prima storia sarà lanciata il 31 gennaio in esclusiva da Huffpost e dal giorno successivo sui canali dell'Associazione. 

Trill è una parola che nasce dall'unione di true e real e che nello slang hip hop indica un qualcosa di genuino, autentico. L'hip hop è un linguaggio che accomuna tanti ragazzi, fuori e dentro. Dentro dove li incontra Francesco "Kento" Carlo attraverso i laboratori di rap che ormai da tanti anni tiene in numerosi istituti per minorenni. E "trill" sono le storie dei ragazzi che finiscono nel circuito penale e che vengono raccontate nella serie, con le loro difficoltà, fragilità, possibilità. 

La serie di Antigone è sviluppata in quattro puntate, pubblicate in quattro settimane, ognuna dedicata ad un tema specifico,. Il titolo della prima puntata è "Il quaderno giallo di Adrian". 

Keep it trill sarà anche il nome del nuovo rapporto di Antigone sulla giustizia minorile che sarà presentato il prossimo 11 febbraio, a partire dalle ore 10.00, presso la sede di Legance - Avvocati Associati (Via San Nicola da Tolentino 67, Roma).

Servizio civile universale ad Antigone. Presenta la domanda entro il 9 marzo

scuÈ stato approvato il progetto di Servizio civile universale di Antigone. Il progetto vuole contribuire ad aumentare le attività di conoscenza, comunicazione e divulgazione delle condizioni di vita delle persone detenute, per stimolare iniziative e attività tese al loro miglioramento, per la difesa dei diritti di questi cittadini in condizione di particolare svantaggio e per formare e educare la comunità alla difesa e promozione della legalità anche in questo difficile contesto.

Prevede attività in supporto alle azioni di monitoraggio delle condizioni di detenzione negli istituti di pena - per adulti e per minori - incrementando la costante raccolta di informazioni e facilitandone la successiva disseminazione.

CLICCA PER ACCEDERE ALLA SCHEDA DETTAGLIATA DEL PROGETTO

Gli aspiranti operatori volontari devono presentare la domanda di partecipazione entro il 9 marzo alle ore 14.00 esclusivamente attraverso la piattaforma Domanda on Line (DOL) raggiungibile tramite PC, tablet e smartphone all’indirizzo https://domandaonline.serviziocivile.it dove, attraverso un semplice sistema di ricerca con filtri, è possibile scegliere il progetto per il quale avanzare la candidatura.

Nella sezione “Selezione volontari” del sito www.serviziocivile.gov.it ci sono tutte le informazioni e la possibilità di leggere e scaricare il bando.

Anche quest’anno, per facilitare la partecipazione dei giovani e, più in generale, per avvicinarli al mondo del servizio civile, è disponibile il sito dedicato www.scelgoilserviziocivile.gov.it che, grazie al linguaggio più semplice, diretto proprio ai ragazzi, potrà meglio orientarli tra le tante informazioni e aiutarli a compiere la scelta migliore.

Per ulteriori informazioni scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Misure di sicurezza psichiatriche. Antigone: “Pronuncia della Corte salva la riforma, ora però servono nuovi investimenti”

opgA pochissimi giorni dalla decisione della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che condannava l’Italia per avere tenuto una persona in carcere senza titolo, nonostante le sue precarie condizioni psichiche (caso Sy contro Italia), arriva l’attesa pronuncia della Corte Costituzionale sulla legittimità del sistema delle Rems e delle “misure di sicurezza psichiatriche”. La Consulta, interrogata dal giudice di Tivoli, aveva dapprima emesso un’ordinanza in cui chiedeva dati e elementi di valutazione ai ministeri competenti. 

Sulla base anche delle informazioni fornite, il ricorso è stato rigettato, dunque “salvando” l’intero sistema delle misure di sicurezza psichiatriche, ma sollevando alcune criticità che richiederanno un intervento legislativo. 

“Queste due decisioni, quella della Corte europea e della Corte Costituzionale danno indicazioni su un percorso che Governo e Parlamento devono seguire per evitare altre condanne e nuove violazioni dei diritti fondamentali. È molto significativo che entrambi le Corti sottolineando l’esigenza di aumentare il dialogo tra la magistratura e gli operatori sanitari per trovare le soluzioni migliori per i singoli casi. Troppo spesso tra magistratura e servizi psichiatrici si crea un inutile braccio di ferro. Il senso della riforma è chiaro, non esistono solo le Rems, così come non esistevano solo gli Opg, vanno prese in considerazione anche altre soluzioni, di tipo comunitario o residenziale. Ora Governo e parlamento hanno a disposizione tutti gli elementi per mettere in campo alcuni correttivi. Oggi è chiaro che nessuno può pensare di risolvere la questione semplicemente aprendo più Rems. Uno dei passaggi più significati scritti dalla Corte riguarda la grave mancanza di risorse che colpisce, in tutta Italia, i servizi di salute mentale, destinatari di meno del 3% dell’intero budget del Servizio sanitario nazionale. Una scelta che pone l’Italia agli ultimi posti nel panorama europeo. Senza investimenti, è difficile fare le riforme”. 

Queste le dichiarazioni di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.

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