Per viaggiare a Natale
è sufficiente il cedolino
Chi ha chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno e ha in mano il cedolino può uscire dall'Italia e rientrarvi senza più aspettare la speciale circolare natalizia. La direttiva del Viminale del 5 agosto stabilisce che in qualsiasi periodo dell'anno è possibile mettersi in viaggio con il vecchio permesso e la ricevuta della domanda di rinnovo purché si esca e si rientri dalla stessa frontiera senza passare da altri Paesi Schengen
ROMA - Quest'anno, chi sta aspettando il rinnovo del permesso di soggiorno non ha più bisogno di aspettare l'uscita della tradizionale “circolare natalizia” che autorizzava a lasciare l'Italia e a rientrarvi con la sola ricevuta della richiesta di rinnovo. Anche chi ha solo il “cedolino” può direttamente mettersi in viaggio per riabbracciare i familiari.
La novità è operativa dal 5 agosto, quando il ministro dell'Interno Giuliano Amato ha emanato una direttiva per garantire a chi ha in mano il cedolino gli stessi diritti di chi ha un permesso ancora valido. Da adesso, quindi, non c'è più bisogno di aspettare l'uscita di circolari straordinarie per le ferie estive, natalizie o pasquali: la possibilità di lasciare l'Italia durante il periodo di rinnovo del permesso (e soprattutto di rientrarvi senza dover chiedere uno speciale visto di reingresso) è permanentemente in vigore.
La direttiva è stata decisa per evitare i disagi causati dalla lentezza della procedura di rinnovo del permesso (che, secondo la legge Bossi-Fini, dovrebbe concludersi entro un massimo di 20 giorni; ma nella realtà le attese sono molto più lunghe).
E' importante però ricordare che la “libertà di viaggiare” mentre si sta rinnovando il permesso è soggetta a notevoli limitazioni (uguali a quelle già previste dalle vecchie circolari). Bisogna comunque avere con sé il passaporto o un altro documento di identità valido per l'espatrio. Ma soprattutto, è obbligatorio uscire e rientrare dallo stesso valico di frontiera, e il viaggio non deve prevedere il transito da altri Paesi dell'area Schengen.
In pratica, i cittadini extracomunitari con in mano la ricevuta di rinnovo possono passare le vacanze in patria o andare a trovare un familiare ammalato; ma non possono, ad esempio, fare un viaggio studio o andare a trascorrere le feste in un altro Paese Ue. Questo perché la semplice richiesta di rinnovo del permesso non è considerata un documento di viaggio valido al di fuori dalle frontiere italiane.
Ciò significa ad esempio che non è possibile, con il cedolino, rientrare nel proprio paese con un volo aereo che preveda scali tecnici in altri Paesi Schengen (va bene solo un volo diretto), né si può attraversare l'Europa in pullman o in automobile. Addirittura molte compagnie aeree non consentono l'imbarco a chi si trova in questa situazione. Solo chi, come i cittadini romeni, entra nell'Unione europea senza obbligo di visto, può viaggiare liberamente utilizzando il proprio passaporto e mostrando le garanzie richieste per un normale viaggio di turismo.
Inoltre è importante ricordare che può spostarsi con il cedolino solo chi ha chiesto il rinnovo del proprio permesso; non chi ha fatto semplicemente domanda per il primo rilascio. E perché la ricevuta sia valida, è necessario aver chiesto il rinnovo entro i tempi previsti dalla legge o comunque non oltre 60 giorni dalla scadenza del vecchio documento.
Dall'11 dicembre è cambiato in tutta Italia il sistema per rinnovare il permesso di soggiorno. La domanda (sui nuovi moduli a lettura ottica) non deve più essere presentata in questura, ma deve essere spedita tramite assicurata postale. Ma anche per chi utilizza questa nuova procedura, la possibilità di tornare in patria è comunque garantita. La “ricevuta dell'assicurata”, che viene consegnata dall'impiegato postale al momento della spedizione, unita all'originale del vecchio permesso (che dunque non deve essere mai spedito in questura, ma conservato dal titolare), sostituisce il vecchio “cedolino” a tutti gli effetti di legge.
ll momento del fine pena rappresenta per molte persone una fase di grande smarrimento, soprattutto per chi non ha una rete di riferimento all'esterno. Per aiutare ad orientarsi una volta fuori...
"Si accertino le eventuali responsabilità rispetto a quanto sarebbe accaduto nel carcere di Foggia dove dieci agenti penitenziari sono accusati di tortura per le violenze contro due persone detenute. Si...
Continua a crescere il numero dei suicidi nelle carceri italiane. Gli ultimi tre sono avvenuti a distanza di poche ore nel carcere di Pavia e in quello di Teramo. Il...
Il prossimo 12 marzo, a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, presenteremo il volume "L’esecuzione penale delle donne: temi, ricerche, prospettive", curato da Costanza Agnella e Susanna Marietti. Interamente consultabile...
Ieri una delegazione di Antigone, guidata dal Presidente dell'Associazione Patrizio Gonnella, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A lui va il nostro ringraziamento per le parole e...
È Online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2023 "La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024". I colloqui di selezione si terranno i...
«Il governo è al lavoro per modificare il reato di tortura adeguandolo ai requisiti previsti dalla convenzione di New York». Sono queste le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio...
“Oltre il limite”. E' questo il titolo del Report 2023 di Antigone Marche che è stato presentato oggi a Jesi durante un Convegno sulla condizione delle carceri marchigiane. Il documento...
Un comunicato che abbiamo inviato insieme a Magistratura Democratica e Unione Camere Penali Italiane Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti, si tratta di preservare la loro stessa...
"Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, è sempre stato un vanto per il...
Il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.00, presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1), Antigone presenta "Prospettive minori", 7° Rapporto sulla giustizia minorile in Italia. La giustizia penale minorile...
"Il sistema penitenziario italiano si avvicina a passi da gigante a livelli di sovraffollamento che configurerebbero un trattamento inumano e degradante generalizzato delle persone detenute. Bisogna prendere provvedimenti e prenderli...
Nove anni dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Ungheria per aver violato il divieto di trattamenti inumani e degradanti a causa delle sue condizioni carcerarie, i...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 30/01/2024 L’arretramento dello Stato di diritto ungherese è da ieri sotto gli occhi di tutti. E a tutti è sbattuto in faccia con quelle...
La Corte Costituzionale ha detto sì alla affettività e alla sessualità in carcere, dichiarando illegittimo l'articolo 18 dell'ordinamento Penitenziario che, in materia di colloqui visivi, imponeva il controllo a vista. La...
Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che lascia il 2023 "Lanciamo oggi l'allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 28 dicembre 2023 C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza...
È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024”, che vede la coprogettazione...