Immigrazione: aereo della Guardia di Finanza parte per pattugliare le acque del Senegal. A bordo anche una tonnellata di medicinali |
Il Sottosegretario Marcella Lucidi: "Questo carico così insolito é la prova tangibile che all'attività di contrasto dell'immigrazione clandestina può associarsi anche un'azione di solidarietà" |
E' decollato da Pratica di Mare (Roma) l'aereo della Guardia di Finanza che dovrà pattugliare le acque antistanti il Senegal e la Mauritania per controllare i flussi di immigrati clandestini verso le isole Canarie. A bordo dell'Atr 42 viaggia anche una tonnellata di medicinali raccolti per iniziativa degli uomini delle Fiamme Gialle e destinati al Senegal.
L'operazione rientra nell'ambito del programma 'Hera II', sotto l'egida di Frontex, l'agenzia europea delle frontiere.
Presenti alla partenza dell'aereo, il sottosegretario all'Interno, Marcella Lucidi, il generale Umberto Fava, comandante del comando aeronavale centrale della Guardia di Finanza e il generale Giovanni Maria Macioce, comandante del comando operativo aeronavale delle Fiamme Gialle.
- A spiegare l'origine dell'idea del carico umanitario é stato proprio il generale Macioce: "nel primo periodo trascorso sul teatro di operazione i nostri uomini si sono trovati a contatto con una realtà terribile, in cui si intrecciano povertà e malattie. Inizialmente, avevano pensato ad una raccolta di abiti e di altro materiale da fare in ambito familiare, ma poi la scelta e' caduta su farmaci come antibiotici, antipiretici e antinfiammatori che oltre ad essere più utili sono anche più facili da trasportare: in pochissimi giorni le aziende contattate ce ne hanno fatti avere il doppio di quanti avremmo potuto stiparne a bordo dell'aereo, tanto che sarebbe già bello e pronto un secondo carico...".
"Questo carico così insolito - ha sottolineato anche Marcella Lucidi - é la prova tangibile che all'attività di contrasto dell'immigrazione clandestina può associarsi anche un'azione di solidarietà, in questo caso addirittura nei medesimi operatori. La realtà é che siamo alle prese con un fenomeno non emergenziale, destinato a durare negli anni, e che va considerato in una dimensione globale, esattamente come è accaduto a Tripoli, nella Conferenza Africa-Ue: serve pugno duro con i trafficanti, é vero, ma anche attenzione per le condizioni di vita che spingono tanti uomini, donne e bambini a intraprendere rischiosissimi viaggi della speranza".
Tra il 21 agosto e il 15 ottobre, prima fase di "Hera II", sono arrivati alle Canarie 11.492 immigrati e 62 "cayucos", le tipiche imbarcazioni locali di lunghezza compresa tra i 12 e i 40 metri, in grado di trasportare dalle 70 alle 120 persone, che per raggiungere le coste spagnole impiegano in media dai 3 ai 5 giorni esponendo a gravissimi rischi i passeggeri: nello stesso periodo, nei rispettivi paesi di partenza sono stati fermati 30 "cayucos" e 2.540 immigrati.
All'operazione hanno preso parte unità navali ed elicotteri della Guardia civil e della polizia spagnola, un aereo senegalese, unita' navali senegalesi e mauritane, una corvetta della Marina portoghese e un pattugliatore classe "Diciotti" delle Capitanerie di porto: l'Atr 42 Mp di Alenia Aeronautica, dotato di sofisticate apparecchiature di ricerca e scoperta, consente di individuare le imbarcazioni utilizzate dai clandestini e di segnalarle in tempo reale alle autorità.
Il Comando operativo aeronavale e' il reparto delle Fiamme gialle specializzato nel contrasto delle attività illecite via mare: quest´anno, dopo la costituzione di Frontex, e' stato chiamato a partecipare a più operazioni in ambito internazionale tra cui "Nautilus" e "Jason" nelle acque dello stretto di Sicilia per contrastare i flussi migratori provenienti dall'Africa.
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