Permessi di soggiorno
Dal 4 dicembre domande alle Poste
La prossima settimana parte il nuovo sistema. Più di 5mila sportelli abilitati
ROMA - Da lunedì prossimo in tutta Italia le domande per il primo rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno non si presenteranno più in Questura ma in 5mila sportelli abilitati di Poste Italiane. Finita la fase di rodaggio avviata il 6 novembre a Prato, Ancona, Frosinone, Brindisi e Verbano-Cusio-Ossola ora il nuovo sistema viene esteso a tutte le altre province. Giovedì 30 è in programma una conferenza stampa di presentazione del new deal dei permessi, ma dal Viminale già confermano il 4 dicembre come data di partenza. Inutile, comunque, presentarsi da oggi negli uffici postali, che non possono ancora distribuire i moduli per le domande. Anche il servizio clienti di Poste Italiane prende tempo, dice che c'è stato "uno slittamento" (la fase pilota doveva durare solo 3 settimane) e invita a chiamare "dopo il 30 novembre, quando si avranno notizie più sicure".
Rischiamo di diventare ripetitivi, ma vista l'importanza del cambiamento, rivediamone i passaggi principali.
I cittadini stranieri potranno ritirare presso tutti gli Sportelli di Poste Italiane un busta con i moduli a lettura ottica. Serviranno a chiedere primi rilasci, rinnovi, aggiornamenti e conversioni di quasi tutti i tipi di permesso di soggiorno: per lavoro (subordinato o autonomo), famiglia, studio, turismo, motivi religiosi, e tantissimi altri. Via libera anche alle domande per la carta di soggiorno, compresa quella per i cittadini comunitari, che potranno però continuare a presentare la richiesta anche in Questura.
I Patronati sono pronti a offrire assistenza gratuita per la compilazione delle domande. In alcune città, dove da tempo Questura e Comune collaborano per il rinnovo dei permessi, ci si potrà invece rivolgere anche agli uffici comunali, che poi gireranno la domanda a Poste Italiane.
Le domande potranno essere consegnate solo negli sportelli postali abilitati, più di 5mila, che presto verranno resi noti da Poste Italiane. L'impiegato dell'ufficio postale avrà il compito di identificare chi presenta la domanda e gli consegnerà una ricevuta che andrà a sostituire l'attuale "cedolino" delle Questure. Spedita la domanda si dovrà aspettare la convocazione in Questura per ritirare il permesso rinnovato o, se si chiede il documento per la prima volta, anche per lasciare le impronte digitali.
Nota dolente del nuovo servizio è il costo a carico di chi presenta la domanda: si dovranno versare 30 euro a Poste Italiane, altri 14,62 serviranno per il bollo da allegare alla domanda e altri 27,50 per la stampa del nuovo permesso di soggiorno elettronico, che sostituirà quello di carta quando la validità è superiore ai novanta giorni.
Elvio Pasca
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