Accesso alla detenzione domiciliare. Antigone: "bene la dichiarazione di incostituzionalità della norma ostativa per i detenuti ultrasettantenni recidivi"

carcere corridoio"Accogliamo con favore la notizia che la Consulta ha dichiarato incostituzionale proibire sempre e comunque a un detenuto ultrasettantenne di accedere alla detenzione domiciliare in quanto recidivo. Cade dunque quella preclusione automatica prevista dall’ordinamento penitenziario. La valutazione del percorso detentivo deve essere sempre individuale, lasciando libero il magistrato di sorveglianza di decidere caso per caso, valutando la concreta pericolosità sociale della persona. La legge Cirielli del 2005, che noi chiamammo ammazza-Gozzini, aveva introdotto una serie di preclusioni nell’accesso ai benefici di legge per i detenuti recidivi, la stragrande maggioranza di chi abita le carceri italiane. Piano piano queste preclusioni sono andate a cadere. 

La decisione della Corte si pone sulla scia di altre decisioni, provenienti pure dalla Corte di Strasburgo, che indicano nella valutazione individuale della persona sottoposta a pena detentiva l’unica condizione non lesiva della dignità della persona.  Ci auguriamo che nella stessa direzione possa andare la decisione, attesa nelle prossime ore da parte della Consulta, relativa all’ergastolo ostativo". 

Queste le dichiarazioni di Patrizio Gonnella, presidente di Antigone.