"Visti veloci per manager e ricercatori", stranierinitalia.it, 06/03/07

"Visti veloci per manager e ricercatori"
Il ministero degli Esteri: "Basterà una certificazione". Ma il budget della rete consolare è scarso

ROMA - La riforma dell' immigrazione semplificherà anche le pratiche per l'ingresso in Italia di manager, imprenditori e ricercatori, prevedendo ad esempio il rilascio del visto a fronte di una dichiarazione dell'azienda o dell'università, senza ulteriori eccessivi controlli, che allungherebbero troppo, come succede oggi, i tempi.

L'anticipazione arriva dal ministro degli Esteri Massimo D'Alema, intervenuto ieri sera a Milano ad un incontro promosso dall'associazione Italia - Cina. "Se la Bocconi richiede qualcuno, basterà una certificazione e non staremo certo a fare l'esame del sangue" ha detto a titolo d'esempio il titolare della Farnesina.

La lentezza nella concessione dei visti non è dovuta comunque solo ai controlli imposti dalla legge, ma anche alla scarsità dei fondi a disposizione delle nostre rappresentanze diplomatiche, decisamente inferiore rispetto a quello dei nostri partner europei. "La spesa dell'Italia per la politica estera è pari allo 0,24% del pil contro lo 0,62% di quello francese. La Francia ha tre volte il budget che io ho a disposizione" ha ammesso il ministro degli Esteri.

"Con un budget diverso - ha detto D'Alema - i visti ve li potrei anche dare in due ore perché è una questione di personale. Però non si può perché non ci sono questi soldi a mia disposizione". Il vice premier ha quindi rimarcato che, nonostante la differenza di budget con la Francia, "il nostro risultato non è di un terzo rispetto a loro. Noi siamo bravi, e dobbiamo dirlo".