Abrogare la Bossi-Fini.Caserta mobilitata contro i razzismi, Liberazione, 25/11/06

Abrogare la Bossi-Fini.

Caserta mobilitata
contro i razzismi

 
Oggi manifestazione nazionale.

Al via la “settimana dei diritti”

Caserta

E’ stato quasi per necessità che Caserta è diventata negli anni punto di riferimento della lotta antirazzista ed in difesa dei diritti dei migranti. La provincia il cui duomo, nel capoluogo, ha ospitato gli immigrati che nella notte di Natale di qualche anno fa manifestavano per il permesso di soggiorno; la provincia delle campagne della raccolta dei pomodori, del tabacco e del granturco; la provincia dei lidi su cui camminare ore per vendere chincaglierie; la provincia delle lotte di Castelvolturno, dei padri comboniani incatenati contro il razzismo. Ed è allora quasi nello scorrere naturale delle cose che proprio da Caserta parte la nuova mobilitazione nazionale. Proprio a Caserta si inaugura, a partire da oggi, la “Settimana di mobilitazione per i diritti dei migranti e dei rifugiati”. Soprattutto oggi che, spiega il documento inviato al governo, «c’è una forte aspettativa di cambiamento nei confronti della nuova maggioranza». Così questa mattina tutti in piazza stazione. Da lì parte il corteo e con il corteo parte l’intera mobilitazione. «Dopo il corteo non torneremo a casa ma resteremo in piazza finché il Governo non ci darà delle risposte», dice Mimma, del centro sociale ex canapificio. Due le richieste principali: l’abrogazione della Bossi-Fini con la stesura di una nuova legge basata sui principi della solidarietà e dell’integrazione e l’approvazione di una legge organica sull’asilo politico. E, nel frattempo, provvedimenti che vanno dalla modifica dell’impostazione del decreto sui flussi d’ingresso, con l’eliminazione del tetto numerico, all’istituzione di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro e al riconoscimento di un permesso di soggiorno straordinario per coloro cui sia stato materialmente impedito di fare richiesta di asilo al momento dello sbarco. Tra le prime adesioni quella del vescovo Raffaele Nogaro, del presidente della Provincia Sandro De Franciscis, padri sacramentini, Verdi, Margherita, sindacati, i parlamentari del Prc Caruso, Cannavò, Tecce, Giuliani, Valpiana, Mascia, De Cristofaro, Frias, Grassi. Ieri, intanto, il messaggio del presidente della Camera Fausto Bertinotti: «La politica e le istituzioni devono saper dare risposte nuove per combattere forme di inciviltà come gli orribili episodi in Puglia e per costruire interventi più efficaci che consentano di governare i flussi migratori e realizzare migliori prospettive di integrazione».

Antonella Palermo