Bertinotti: «Possibile in tempi rapidi la legge sulla libertà religiosa». Ma per Forza Italia è «pericolosa», Liberazione, 24/11/06

Bertinotti: «Possibile in tempi rapidi la legge sulla libertà religiosa». Ma per Forza Italia è «pericolosa»

 
 
Pregare o meditare insieme, al limite, è possibile. Ma mettersi d’accordo per approvare una legge sulla libertà religiosa, che manca fin dai tempi della Costituzione, è sicuramente più difficile. Lo si è constatato ieri mattina a Montecitorio dopo un’insolita riunione. Monsignor Rino Fisichella, che oltre ad essere rettore della Lateranense, è cappellano dei deputati, ha riunito di fronte ad un gruppo di onorevoli il rabbino capo Riccardo Di Segni e il segretario del Centro culturale islamico Abdullah Redouane. Presenze indubbiamente forti. Più controversa invece quella di Gaetano Sottile, un predicatore evangelico che non rappresenta la Federazione delle chiese evangeliche e non tutti riconoscono neppure nell’area pentecostale. Un incontro comunque all’insegna del dialogo. Il presidente della Camera Fausto Bertinotti, ha apprezzato il gesto che - ha detto - «dovrebbe far parte della nostra pratica ordinaria» e ha rilanciato il suo noto proposito di aprire una sala di “contemplazione” nel palazzo del Parlamento, con un’importante aggiunta: anche «per i non credenti». Luoghi simbolici a parte, le questioni più delicate sono altre due. Tutti citano il recente incontro tra Napolitano e il Papa. Monsignor Fisichella insiste su un argomento classico e tipicamente ratzingeriano: le ragioni della fede sarebbero comprensibili da chiunque non in base al credo ma all’uso della ragione. Il vescovo trae conforto dal fatto che Napolitano ha parlato dell’esigenza di «spiritualità» nella politica. Bertinotti condivide la «dimensione pubblica del fatto religioso» nel nostro tempo, in cui il dialogo tra fedi è essenziale per un confronto tra civiltà. Però aggiunge la necessità dell’autonomia di fondamento della politica.

E’ invece l’islamico Radouane a porre una questione direttamente legislativa. Che fine ha fatto la legge sulla libertà religiosa, attesa soprattutto dalle minoranze? Nelle scorse settimane, rispondendo alla Federazione evangelica, Bertinotti e Prodi si sono impegnati a favorirla, ciascuno per la propria parte. Il Presidente della Camera lo conferma: «E’ intento comune procedere rapidamente - dichiara - tanto che la Commissione ha già avviato i lavori. Siccome abbiamo alle spalle un lungo lavoro in larga parte condiviso, cioè una base di partenza, si può pensare ad un’approvazione in tempi rapidi». Senonché Fabio Garagnani, capogruppo di Forza Italia nella Commissione cultura, si affretta a mettere il bastone tra le ruote. «Si tratta - sostiene - di una legge pericolosa» perché metterebbe tutte le religioni sullo stesso piano smarrendo l’identità cattolica del Paese.

Fulvio Fania