Nuovo decreto per 170mila ingressi, ma non ci sarà un altro “clic day”, Metropoli, 09/10/08

Nuovo decreto per 170mila ingressi, ma non ci sarà un altro “clic day”

di Vladimiro Polchi

ROMA - Parte il conto alla rovescia per il decreto flussi 2008. I tecnici dell’Interno e del Welfare si sono messi d’accordo: nuovo decreto entro novembre, 170mila quote, nessun clic day. Il decreto “fotocopia” terrà infatti conto delle domande d’assunzione già presentate, scorrendo l’attuale graduatoria. Nessuna corsa alle quote, dunque, quest’anno. Tutto è deciso. Manca solo il via libera del governo.

Come va, intanto, l’esame delle pratiche del decreto 2007? 170mila erano i posti messi in palio, oltre un terzo per colf e badanti. Un mare le richieste d’assunzione arrivate via internet, in pochi giorni: alla fine il conto si è fermato a 740.475 (di cui circa 475mila per lavoro domestico e d’assistenza alla persona). Ebbene, al 7 ottobre di quest’anno, sono poco più di 147mila le domande esaminate; 88.032 sono i datori di lavorio che hanno ricevuto il nulla osta all’assunzione, mentre oltre 10mila hanno ricevuto risposta negativa dalle questure. Poi ci sono le direzioni provinciali del lavoro, che finora hanno “cestinato” oltre 41mila pratiche.

Il Viminale, dal canto suo, ha fatto il possibile per accelerare i lavori di smaltimento delle domande, ma si è trovato a gestire una mole di lavoro eccezionale. Alle pratiche del decreto flussi, infatti, si aggiungono le 12mila richieste di ricongiungimento familiare esaminate, con oltre 10.500 nulla osta consegnati da maggio scorso. Non solo. C’è anche da rispondere alle richieste di lavoratori stagionali. Molti sono gli sportelli unici in sofferenza: tra tutti, l’ufficio di Roma col suo grande arretrato di lavoro.

Ora arriva il decreto flussi 2008, da 170mila posti. L’accordo è stato raggiunto da tempo tra i tecnici dei due ministeri competenti: Interno e Welfare. Sarà un decreto fotocopia, uguale, cioè, a quello presentato nel 2007. Verrà approvato dal Consiglio dei ministri entro il mese di novembre e servirà a recuperare le domande eccedenti rispetto alle 170mila quote previste l’anno scorso. Nelle intenzioni del Viminale, si vorrebbe dare così soddisfazione a tutti coloro che hanno presentato domanda in base al decreto 2007 (considerando che il 40% delle pratiche paiono destinate comunque alla bocciatura).

I nuovi flussi privilegeranno il lavoro domestico e di assistenza alla persona. «Verranno poi rivisti i criteri di distribuzione dei posti all’interno delle singole province – spiegano i responsabili dei due ministeri – baste ricordare infatti che nel 2007 Milano ha ricevuto circa 80mila domande, con solo 7mila quote assegnate, mentre a Roma sono state presentate 48mila domande, con ben 15mila e 500 posti a disposizione». Insomma, tutto è pronto per varare il nuovo decreto, in attesa del via libera politico da parte del governo.

Su tutto pesa però un’incognita: il ricorso presentato al Tar di Milano. Il caso riguarda le pratiche che sarebbero state danneggiate, all’interno delle 14 nazionalità cui era riservato il primo clic day del decreto flussi 2007. In particolare si tratta delle domande dei lavoratori bangladesi, moldavi, filippini, marocchini e srilankesi (i cui nomi troppo lunghi non sarebbero stati riconosciuti dal sistema informatico). I giudici amministrativi dovrebbero pronunciarsi il 21 ottobre prossimo. In quel giorno, si discuterà anche dell’annullamento dell’intera graduatoria come chiesto dai firmatari del ricorso.