ISTANTANEE DAL CARCERE

INDAGINE STATISTICA:


PRESENZE IN CARCERE - SOVRAFFOLAMENTO, RECIDIVA E INDULTO - CARETTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE DETENUTA - SITUAZIONE EUROPEA

Conferenza stampa Antigone-CGIL FP, Roma 28.02.08

Giustizia: un sovraffollamento europeo, di Patrizio Gonnella

Italia oggi 6 marzo'08

Carceri, il collasso è alle porte 

aprileonline 3 marzo'08

 

 

                                                           

 

 

 

 

 

ISTANTANEE DAL CARCERE

"...Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato..."

 Art. 27 Costituzione

Detenuti presenti nelle carceri italiane: situazione al 21febbraio 2008

CAPIENZA

REGOLAMENTARE

PRESENZE

SOVRAFFOLLAMENTO

UOMINI   40.791

DONNE      2.358

TOTALE   43.149

UOMINI   48.573

DONNE      2.278

TOTALE   50.851

UOMINI     7.782

DONNE      -   80

TOTALE     7.702

POSIZIONE GIURIDICA

CONDANNATI        20.190

IMPUTATI              29.166

INTERNATI              1.495

TOTALE                   50.851

SOVRAFFOLAMENTO, RECIDIVA E INDULTO

Il totale della popolazione detenuta raggiungeva la quota di 61.264 persone lo scorso 30 giugno 2006. Nel mezzo c'è stato l'indulto che ha scarcerato oltre 25 mila persone. A settembre 2006 si era giunti al numero minimo di 33.326. Ma le leggi recenti sulle droghe, sull'immigrazione e sulla recidiva (ex Cirielli) hanno continuato a far aumentare gli ingressi in carcere, con una crescita media mensile di circa 1.000 detenuti.

Per queste ragioni, il 30 giugno 2007 si torna a superare la capienza regolamentare con 43.957 presenze.

Al 31 dicembre 2007 si giunge alla cifra di 48.693 unità, al 21 febbraio 2008 si superano le 50.000 unità: 7.702 detenuti in più rispetto la capienza regolamentare.

Se non vi fosse stato l'indulto saremmo arrivati alla cifra record (e "in sé" non tollerabile) di 72.000 unità.

Senza l'indulto, dunque, la situazione sarebbe stata "esplosiva".

CARETTERISTICHE DELLA POPOLAZIONE DETENUTA

Il numero dei detenuti in attesa di giudizio è superiore a quello dei condannati definitivi (circa il 60%).

Per quel che riguarda i reati dei condannati definitivi, che costituiscono meno del 40% della popolazione carceraria, il 29,5% sconta una pena per reati contro il patrimonio; il 16, 5%, sconta una pena per reati contro la persona; il 15,2% sconta una pena per violazione della legge stupefacenti;  il 3,7% sconta una pena per reati contro l'amministrazione; il 3,2% sconta una pena per associazione mafiosa.

Le donne rappresentano circa il 4% dell'intera popolazione carceraria. 50 le detenute madri con bambini al seguito, di età inferiore ai tre anni.

I detenuti stranieri superano il 35% della popolazione carceraria (nel 1990 rappresentavano l'8%). Sono gli africani i detenuti stranieri maggiormente presenti nelle carceri italiane.

Il 23,4% dei detenuti è tossicodipendente, il 4% è in trattamento metadonico.

Secondo le stime ufficiali, gli alcooldipendenti rappresenterebbero il 2% della popolazione carceraria, ma il dato è sottostimato in quanto manca uno screening sistematico in materia.

Per quel che riguarda la durata delle pene il 31,9% della popolazione carceraria sconta una pena inferiore ai tre anni. Si tratta di persone che potrebbero astrattamente usufruire delle misure alternative.

Il 21,3% sconta una pena tra i tre e i sei anni.

Il 46,8% della popolazione carceraria sconta una pena superiore ai sei anni.

Elaborazioni Antigone su fonti DAP

 

 

 

 

L'Europa delle prigioni

Sono circa 600mila i detenuti, definitivi o in attesa di giudizio, ristretti nelle carceri dei paesi dell'Unione Europea. Di questi, circa 131.000 sono in attesa di giudizio. Le donne rappresentano circa il 5% dell'intera popolazione carceraria.

In media vi è un poliziotto penitenziario ogni 283 detenuti (In Italia, al contrario, il rapporto è quasi pari ad uno).

Nella UE negli ultimi anni in 23 stati su 27 è aumentata costantemente la popolazione carceraria.

14 stati su 27 hanno superato il limite della capienza regolamentare.

I paesi con maggiori problemi di sovraffollamento sono la Grecia (168%), la Spagna (140%), l'Ungheria (137%) e il Belgio (117.9%). 

Tra i 14 paesi che non superano il limite della capienza regolamentare, il primato spetta alla Slovenia, seguita da Danimarca, Finlandia, Irlanda e Svezia.

I tassi di carcerazione (numero di detenuti ogni 100.000 abitanti) sono elevatissimi. Il primato spetta all'Estonia (321.6), seguita dalla Lettonia (285.3), Lituania (237.0), Polonia (229.9), Repubblica Ceca (185.6).

Nell'Europa occidentale il primato spetta al Lussemburgo (163.6), seguito da Spagna (146.1) e Inghilterra (145.1).

Il paese con il minore tasso di carcerazione è la Slovenia (65.0) seguita da Danimarca (69.2), Finlandia (70.6), Irlanda (74.3) e Svezia (79.0).

PAESE

CAPIENZA REGOLAMENTARE

PRESENZE

(SETTEMBRE 2006)

PERCENTUALI DI SOVRAFFOLAMENTO

TASSO DI CARCERAZIONE (N. DETENUTI OGNI 100.000 ABITANTI)

AUSTRIA

8.491

8.780

103.4

105.4

BELGIO

8.457

9.971

117.9

95.6

BULGARIA

10.556

12.218

115.6

158.8

CIPRO

550

599

 (108.9)

 (70.8)

DANIMARCA

4.104

3.759

91.6

69.2

ESTONIA

4472

4310

96.4

321.6

FINLANDIA

3.519

3.714

105.5

70.6

FRANCIA

50.419

57.816

114.8

91.6

GERMANIA

80183

79.156

98.7

95.8

GRECIA

6.019

10.113

168.0

90.9

IRLANDA

3.426

3.135

91.5

74.3

ITALIA *

43.149

50.851

117,8

94,1

LETTONIA

9.166

6.531

71.3

285.3

LITUANIA

9.574

8.078

84.4

237.0

LUSSEMBURGO

781

755

96.7

163.6

MALTA

444

343

77.3

84.7

PAESI BASSI

22.000

20.463

93.0

124.9

POLONIA

75.550

88.647

117.3

229.9

PORTOGALLO

12.115

12.636

104.3

119.4

UK (Inghilterra e Galles)

80.649

77.982

96.7

145.1

REPUBBLICA CECA

18936

18912

99.9

185.6

REPUBBLICA SLOVACCA

10.461

8657

82.8

160.7

ROMANIA

37.947

35.910

94.6

166.8

SLOVENIA

1.116

1.301

116.6

65.0

SPAGNA

45.811

64.120

140.0

146.1

SVEZIA

6756

7.175

106.2

79.0

UNGHERIA

11.378

15.591

137.0

155.0

* Dati al 21 febbraio 2008. Non sono stati presi in considerazione, come per gli altri paesi, i dati del settembre 2006 in quanto gli stessi risentivano degli effetti del provvedimento di indulto votato i 31 luglio 2006.

 

Elaborazioni Antigone su fonti DAP

 

 

 

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