Carceri, sono 61000 i detenuti, Repubblica 27/7/06

L'associazione Antigone fa il punto sulla situazione delle carceri italiane
Gli immigrati sono un terzo del totale, ma anche tanti tossicodipendenti

Carceri, sono 61mila i detenuti
e 45mila gli agenti penitenziari


ROMA - Sovraffollamento nelle carceri italiane: un eufemismo secondo Antigone (Associazione per i diritti e le garanzie del sistema penale) che, dati alla mano, fa il punto sul numero dei detenuti in Italia. Il numero totale dei reclusi raggiunge quota 61.392, almeno fino al maggio di quest'anno, periodo a cui fa riferimento il dato presentato dall'associazione. Particolarmente delicata la situazione nelle carceri femminili dove sono presenti 2.804 donne, ma anche 64 bambini sotto i tre anni e 38 donne incinte.

Alta la percentuale degli stranieri, che rappresentano un terzo delle persone in prigione, ma anche quella dei tossicodipendenti che sono 16.135 (a fine 2005). Nel caso dei tossicodipendenti non si può trascurare la percentuale di sieropositivi, che richiede strutture sanitarie e cure appropriate, che raggiunge il 2,6%.

Antigone ricorda che circa un quinto dei detenuti è in attesa di primo giudizio. Al 31 dicembre 2005 il 61% dei detenuti doveva scontare una pena residua fino a 3 anni, il 20% da 3 a 6 anni. Sotto il profilo della posizione giuridica, sempre alla stessa data erano 12.204 i detenuti in attesa di primo giudizio. I detenuti sottoposti al regime del 41 bis a fine 2005 erano 587.

Ma non solo il numero dei carcerati desta preoccupazioni: sempre secondo i dati di Antigone è presente un educatore ogni 207 detenuti, un assistente sociale ogni 48, uno psicologo ogni 148.
Dall'altra parte, gli agenti penitenziari sono 45.126 e di questi 36.268 lavorano all'interno delle carceri con un rapporto di 1 ogni 1,6 detenuti.

(27 luglio 2006)