Roma e Bucarest, patto per i rimpatri, Metropoli, 26/06/07

Roma e Bucarest, patto per i rimpatri

Il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha firmato in Romania con il primo cittadino di Bucarest, Adriean Videanu, una serie di accordi per favorire il rientro dei lavoratori romeni in patria, dove si sta facendo grave la carenza di manodopera nei mestieri artigianali e dell'edilizia. L'intesa permetterà anche di realizzare a Bucarest un centro di accoglienza per minori romeni e rom che ora vivono soli a Roma. Nella capitale italiana, inoltre, tra 15 giorni arriveranno anche poliziotti romeni per aiutare i vigili urbani nel lavoro di sorveglianza dei campi nomadi

BUCAREST - Favorire il rientro in Romania di lavoratori adeguatamente formati a Roma per rispondere alla necessità di manodopera di Bucarest, soprattutto per mestieri artigiani e legati all'edilizia. E' uno dei punti su cui il sindaco di Roma Walter Veltroni e il sindaco di Bucarest Adriean Videanu hanno avviato la collaborazione tra le due capitali europee, firmando un'intesa a tutto campo. La firma degli accordi, nel municipio di Bucarest, ha aperto la seconda giornata di Veltroni in Romania. L'accordo firmato con Videanu, esponente della compagine di destra Partito democratico, prevede, sul fronte culturale, anche l'inserimento di Bucarest nel network delle città che partecipano alla "notte bianca", lo scambio di mostre e l'ubicazione di una copia della Colonna Traiana nel centro della città.

L'intesa permetterà anche al Campidoglio di realizzare a Bucarest un centro di accoglienza per minori romeni e rom che ora vivono soli a Roma. "Nella nostra città - ha detto Veltroni - ci sono 895 minorenni soli, la maggior parte tra i 14 e i 18 anni. Nel 2000 erano 539". Tra loro, è stato spiegato, anche baby prostitute, costrette sulla strada. La formazione professionale a Roma di lavoratori romeni disposti a rientrare in patria sarà oggetto, nei prossimi mesi, di un "apposito accordo: definiremo il numero di persone - ha detto Veltroni -, per ogni categoria professionale, di cui Bucarest ha bisogno. La formazione sarà fatta anche con la collaborazione delle associazioni dell'artigianato".

E nel lavoro nei campi nomadi di Roma ci saranno presto anche dei poliziotti romeni ad aiutare i vigili urbani. Non avranno compiti diretti di sorveglianza ma aiuteranno a fornire elementi di conoscenza sugli appartenenti ai campi. La collaborazione con i funzionari di polizia romeni, che arriveranno a Roma tra 15 giorni, secondo Veltroni, sarà utile anche per affrontare il problema dell' identificazione delle generalità legate alla tratta delle ragazze e quello del fenomeno della presenza di persone con gravi amputazioni usate come mendicanti. "Uno sfruttamento - ha spiegato Veltroni - una piaga, che deve essere debellata".

Ieri il sindaco di Roma ha chiesto un aiuto agli imprenditori italiani a Bucarest perché diano la disponibilità ad accogliere, nelle loro aziende, quei romeni che saranno disponibili a tornare nel loro paese. Veltroni ha fatto questa richiesta incontrando una folta delegazione di imprenditori nella sede dell'ambasciata italiana. Il sindaco di Bucarest Adriean Videanu ha sottolineato che la crescita economica della sua città "ci indica che serve più forza lavoro e abbiamo bisogno di riportare qui la manodopera". Veltroni ha incontrato anche il primo ministro Calin Popescu Tariceanu e poi il segretario del Partito socialdemocratico Mircea Geoana. Al centro dei colloqui, ha detto il sindaco di Roma, "cercare di predisporre un modello esportabile anche per altre città, italiane ed europee, capace di sostenere lo sviluppo economico locale, per ridurre il numero degli immigrati a Roma e, soprattutto creare condizioni favorevoli per un rientro in patria". A spiegarlo è stato lo stesso Veltroni, sottolineando che il "programma di rientro volontario è la via principale per contenere e ridurre il flusso migratorio".

(ANSA)