La legge Amato-Ferrero piace a Comuni e Regioni, Metropoli, 15/06/07

La legge Amato-Ferrero piace a Comuni e Regioni

La conferenza Stato-Regioni ha espresso parere positivo sul disegno di legge Amato-Ferrero che dovrebbe modificare la normativa sull'immigrazione. Contrarie le quattro Regioni governate dal centrodestra: Lombardia, Sicilia, veneto e Molise. L'assessore regionale del Veneto Oscar De Bona spiega le ragioni del 'no' in un'intervista a Metropoli. Il testo torna al governo per l'approvazione definitiva prima di cominciare l'iter parlamentare

ROMA - La Conferenza unificata Stato-Regioni ha espresso ieri parere favorevole al disegno di legge Amato-Ferrero di modifica del testo unico sull'immigrazione. Alla conferenza hanno preso parte i ministri della Solidarietà sociale Paolo Ferrero e dell'Interno, Giuliano Amato. Lo rende noto il ministero della Solidarietà sociale. Il testo proseguirà il suo iter, con un secondo passaggio, presumibilmente la settimana prossima, in Consiglio dei ministri per l'approvazione definitiva e la trasmissione al parlamento.

Un parere contrari no, prevedibilmente, è arrivato dalle quattro Regioni attualmente governate dal centrodestra, cioè Veneto, Lombardia, Molise e Sicilia. Si tratta – ha detto Oscar De Bona, assessore ai Flussi migratori della regione Veneto - di un disegno di legge che, se applicato, rischia di causare nuove emergenze sociali, una forte disoccupazione etnica con rilevanti oneri di welfare e a danno dell'integrazione sociale, senza, di contro, garantire una reale normalizzazione dei flussi migratori”. De Bona spiega le ragioni della sua contrarietà in un'intervista che sarà pubblicata su Metropoli, in edicola domenica 17 giugno a richiesta con Repubblica.

Ora il testo approvato dalla conferenza dovrà tornare al governo, per un secondo passaggio in consiglio dei ministri e il via libera definitivo, che è un atto poco più che formale e dovrebbe arrivare già la prossima settimana. Poi inizierà l'iter parlamentare del ddl delega che, una volta approvato dalle due Camere, incaricherà il governo di riscrivere buona parte della normativa sull'immigrazione.

Il sì incassato ieri dalle Regioni è un passaggio importante, perché gli enti locali sono direttamente coinvolti da alcuni passaggi della riforma. Si prevede ad esempio che possano partecipare alla determinazione delle quote d'ingresso, ed anche fare da “sponsor” per l'ingresso di cittadini stranieri in cerca di lavoro. La bozza di riforma prevede infine il diritto di voto attivo e passivo, alle elezioni comunali per gli immigrati titolari di carta di soggiorno e un graduale trasferimento ai Comuni delle competenze sul rinnovo dei permessi di soggiorno.

Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione