Trasforma il tuo 5x1000 in uno strumento di tutela dei diritti umani
Leggi il nostro rapporto
Scarica la nostra guida

Morte di Carlo Giuliani: la Corte di Strasburgo dichiara ammissibile il ricorso, P.Gonnella, Italia oggi 22/3/07

Lo scorso 12 marzo la Corte Europea sui Diritti Umani ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato dai familiari di Carlo Giuliani (n. 23458/2002), per violazione degli articoli 2, 3, 6 e 13 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Non sono state accolte le tesi contrarie del governo italiano

Lo scorso 12 marzo la Corte Europea sui Diritti Umani ha dichiarato ammissibile il ricorso presentato dai familiari di Carlo Giuliani (n. 23458/2002), per violazione degli articoli 2, 3, 6 e 13 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Non sono state accolte le tesi contrarie del governo italiano, depositate quando era ancora premier Silvio Berlusconi. Il ricorso, presentato dai genitori e dalla sorella di Carlo Giuliani, riguarda la morte del giovane ventitreenne genovese avvenuta durante la manifestazione anti-globalizzazione tenutasi in concomitanza al summit G8 di Genova nel luglio 2001. La Corte ha ripercorso i fatti accaduti quel famoso 20 luglio con i violenti scontri tra i dimostranti e le forze dell’ordine. Secondo la ricostruzione effettuata dai giudici di Strasburgo accadeva che alle 5 del pomeriggio un gruppo di circa 50 carabinieri in tenuta da sommossa si trovava vicino Piazza Alimonda. Due jeeps restarono isolate. A causa di un errore nella guida, uno dei veicoli, con tre carabinieri all’interno, fu bloccato nella piazza senza poterne uscire. Contro di loro i manifestanti lanciavano oggetti vari e pietre. Uno dei tre carabinieri, colto dal panico, sparò due colpi di pistola. Carlo Giuliani fu colpito. Nel tentativo di andar via, la jeep dei carabinieri lo investì.  Quando i manifestanti furono dispersi arrivò un medico che diagnosticò la avvenuta morte del giovane. Una indagine fu subito aperta dalle autorità italiane, nel corso della quale furono ascoltati i tre carabinieri coinvolti più altri presenti in quel frangente in piazza. Fu aperto un procedimento penale per omicidio doloso nei confronti del carabiniere che sparò i due colpi. Secondo i risultati dell’autopsia la morte sarebbe avvenuta nei cinque minuti successivi al colpo di pistola. Alla richiesta del pubblico ministero ci furono in sequenza tre perizie; gli autori della terza perizia, risalente al giugno 2002, conclusero che il colpo di pistola fosse stato deviato da una delle pietre lanciate da un altro dimostrante con il risultato di colpire mortalmente e accidentalmente il giovane. A marzo 2003 il Gip decise per l’archiviazione del procedimento a carico del carabiniere che aveva sparato il colpo di pistola così accogliendo la tesi della perizia. Il carabiniere, secondo il giudice per le indagini preliminari, avrebbe fatto un uso legittimo delle armi a propria legittima difesa. In base al ricorso presentato dai familiari di Carlo Giuliani vi sarebbe stata invece la violazione dei seguenti articoli della Convenzione del 1950: articolo 2 (diritto alla vita) in quanto sarebbe stato eccessivo nonché sproporzionato l’uso della forza rispetto all’obiettivo di preservare l’ordine pubblico; articolo 3 (proibizione di trattamenti inumani o degradanti) per la mancata pronta assistenza da parte dei carabinieri dopo lo sparo e l’investimento; articolo 6 (diritto a un giusto processo) e articolo 13 (diritto a un rimedio giurisdizionale effettivo)  in quanto non vi sarebbe stata una indagine puntuale e non sarebbero stati ascoltati alcuni importanti testimoni. Viene citato anche l’episodio, ritenuto grave, del perito che, prima ancora di depositare la propria perizia che assolveva di fatto il carabiniere,  aveva scritto un articolo su un giornale sostenendo la tesi della legittima difesa. Le contro-obiezioni del Governo italiano sono state rigettate. In primo luogo è stato ritenuta corretta la tesi dei ricorrenti secondo cui sarebbero già stati perseguiti tutti i rimedi giurisdizionali interni, pre-condizione per accedere al giudizio della Corte europea; in secondo luogo vengono definite legittime le ragioni dei ricorrenti e per questo si è deciso di giungere alla sentenza di merito. Non sono molti i ricorsi di questo tipo che superano la fase della ammissibilità e giungono a giudizio, per cui l’Italia ora rischia grosso di essere condannata a Strasburgo per la morte di Carlo Giuliani.

  • 1
  • 2
  • 3
Prev Next

“Oltre il limite”. Il report 2023 sulle carceri marchigiane

“Oltre il limite”. Il report 2023 sulle carceri marchigiane

“Oltre il limite”. E' questo il titolo del Report 2023 di Antigone Marche che è stato presentato oggi a Jesi durante un Convegno sulla condizione delle carceri marchigiane. Il documento...

Non possiamo tacere, non vogliamo restare inerti

Non possiamo tacere, non vogliamo restare inerti

Un comunicato che abbiamo inviato insieme a Magistratura Democratica e Unione Camere Penali Italiane Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti, si tratta di preservare la loro stessa...

Carceri minorili. Il rapporto di Antigone: "rischio che…

Carceri minorili. Il rapporto di Antigone: "rischio che la giustizia minorile perda i ragazzi per strada"

"Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, è sempre stato un vanto per il...

A Roma, il 20 febbraio, presentiamo il 7° rapporto sulla giu…

A Roma, il 20 febbraio, presentiamo il 7° rapporto sulla giustizia minorile: Prospettive minori

Il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.00, presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1), Antigone presenta "Prospettive minori", 7° Rapporto sulla giustizia minorile in Italia.  La giustizia penale minorile...

Carceri. Antigone: "il sistema penitenziario rischia di…

Carceri. Antigone: "il sistema penitenziario rischia di trovarsi in emergenza in pochi mesi. Si prendano provvedimenti"

"Il sistema penitenziario italiano si avvicina a passi da gigante a livelli di sovraffollamento che configurerebbero un trattamento inumano e degradante generalizzato delle persone detenute. Bisogna prendere provvedimenti e prenderli...

Ungheria: carceri sovraffollate e abuso della contenzione fi…

Ungheria: carceri sovraffollate e abuso della contenzione fisica

Nove anni dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Ungheria per aver violato il divieto di trattamenti inumani e degradanti a causa delle sue condizioni carcerarie, i...

Riportare Ilaria Salis in Italia. Subito

Riportare Ilaria Salis in Italia. Subito

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 30/01/2024 L’arretramento dello Stato di diritto ungherese è da ieri sotto gli occhi di tutti. E a tutti è sbattuto in faccia con quelle...

Sentenza storica della Consulta: si alla sessualità in carce…

Sentenza storica della Consulta: si alla sessualità in carcere. Antigone era nel procedimento

  La Corte Costituzionale ha detto sì alla affettività e alla sessualità in carcere, dichiarando illegittimo l'articolo 18 dell'ordinamento Penitenziario che, in materia di colloqui visivi, imponeva il controllo a vista. La...

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate …

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che ci lascia il 2023

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che lascia il 2023  "Lanciamo oggi l'allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a...

Diecimila detenuti in più dopo un anno di frenesia punitiva

Diecimila detenuti in più dopo un anno di frenesia punitiva

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 28 dicembre 2023 C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza...

Apertura bando Servizio Civile Universale

Apertura bando Servizio Civile Universale

È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024”, che vede la coprogettazione...

Suicidi in carcere, 67 da gennaio. Un’enormità

Suicidi in carcere, 67 da gennaio. Un’enormità

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 16 dicembre 2023 Ogni cinque giorni si ammazza un detenuto nelle carceri d’Italia. Un elenco tragico che ho deciso di riportare qua di seguito...

Appello: no al pacchetto sicurezza

Appello: no al pacchetto sicurezza

Appello alle forze parlamentari contro il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Le sottoscritte...

I nostri 6 NO al pacchetto sicurezza

I nostri 6 NO al pacchetto sicurezza

1. No al recente pacchetto sicurezza del Governo che semplifica tragicamente la nostra società attraverso un inutile e ingiusto inasprimento del modello di repressione penale e carceraria. La sicurezza è...

Il ritorno del carcere fascista

Il ritorno del carcere fascista

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 19 novembre 2023 Con il nuovo delitto di rivolta nasce il reato di lesa maestà carceraria. Il governo, a volto e carte scoperte, ha...

60mila detenuti e il governo di destra butta la chiave

60mila detenuti e il governo di destra butta la chiave

di Patrizio Gonnella su il manifesto dell'11 novembre 2023 “Chiudere, chiudere, chiudere”. È oggi il mantra che si sente ripetere dalle parti del ministero della Giustizia, come se nulla fosse accaduto...

Tortura. Antigone: "la Consulta ricorda quanto sia fond…

Tortura. Antigone: "la Consulta ricorda quanto sia fondamentale perseguire i torturatori. Governo e Parlamento archivino i propositi di intervenire sul reato"

La Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla possibilità di perseguire i presunti autori di torture anche laddove non sia possibile notificare gli atti ai soggetti chiamati a rispondere di queste...

Un appello ai medici dai detenuti di Rebibbia

Un appello ai medici dai detenuti di Rebibbia

Il tema della sanità penitenziaria è un tema centrale per quanto riguarda l'esercizio di uno dei principali diritti della persona, stabilito anche dall'articolo 32 della Costituzione: quello alla presa in...

Visualizza tutte le news presenti in archivio

Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione