A Genova il camper dei diritti
di D. Canchano
GENOVA - Il Camper dei Diritti ha fatto tappa anche a Genova per promuovere il numero verde (800 905 570), destinato a richiedenti asilo e rifugiati e titolari di protezione umanitaria. Attivato nel febbraio 2006 dall'Arci nell'ambito del progetto Equal “IntegRARsi”, il numero verde nazionale garantisce il servizio da lunedì a venerdì dalle 9,00 alle 14,00. “Il call center fornisce una prima risposta agli utenti, in relazione alla procedura per il riconoscimento dello status di rifugiato, alla tutela del diritto d'asilo e ai servizi presenti sul territorio”, spiega Walter Massa, responsabile politiche sociali Arci Genova.
“Secondo i dati aggiornati al 30 ottobre 2006 – aggiunge Massa - , la netta maggioranza dei beneficiari in contatto è costituito da uomini. Attraverso il numero verde e più in generale attraverso il progetto “integRARsi” si intende contrastare la discriminazione e la disuguglianza dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Inoltre – conclude – si deve promuovere una cultura diffusa del diritto d'asilo in attesa che una legge organica in materia ne garantisca la piena attuazione, in conformità con l'articolo 10 della Costituzione Italiana”.
Uno dei progetti svolti dal comune di Genova e dalla rete delle associazioni del privato sociale in favore di richiedenti asilo, persone con permesso umanitario e rifugiati, è stata l'apertura nel luglio 2006 dello Sportello dell'Asilo (via lomellini 1/1). I colloqui effettuati fino ad ora, attraverso il progetto IntegRARsi, sono stati 40 di cui prevalgono cittadini del Eritrea, Etiopia, Sudan e Nigeria. La maggioranza sono utenti di sesso maschile che risiedono nel paese da circa 1 anno e l'età va dai 19 anni ai 43 anni con alta prevalenza di utenti intorno ai 29 anni.
“Le reti per l'integrazione dei richiedenti asilo e rifugiati servono per costruire insieme percorsi di accoglienza e integrazione – spiega l'assessore alla Città solidale del Comune di Genova Paolo Veardo – . Attraveso lo sportello dell'Asilo si vuol fornire orientamento e assitenza, integrazione scolastica, lavorativa e la ricerca di soluzioni abitative autonome”. La maggioranza degli utenti che si rivolgono al progetto IntegRARsi è in possesso di permesso di soggiorno per motivi umanitari (62,3%), la parte restante ha un permesso di soggiorno per richiedente asilo o attività lavorativa (30%) e per asilo politico (7,5).
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