Portopalo,
il pm chiede l'ergastolo
Un pakistano sotto accusa
SIRACUSA - Il pubblico ministero Filippo Focardi ha chiesto ai giudici della Corte di Assise di Siracusa la condanna all'ergastolo per Turab Ahmed Sheik, il pachistano residente a Malta ritenuto l'organizzatore della tragica traversata del canale di Sicilia della notte di Natale del 1996 nella quale, a largo della costa di Portopalo di Capo Passero (Siracusa), persero la vita quasi 300 immigrati. La gran parte di quei corpi giacciono ancora in fondo al mare nel relitto della "carretta" inabissatasi poco dopo lo speronamento con la nave "madre" durante le operazioni di trasbordo da un'unità all'altra.
Per il pm l'uomo va condannato per il reato di omicidio volontario plurimo aggravato: avrebbe, insomma, avuto ben chiaro il fatto che un viaggio fatto con quel mezzo con un così elevato numero di persone a bordo, sarebbe stato "impossibile". Nel corso delle udienze precedenti alcuni dei sopravvissuti a quella tragedia avevano già avuto modo di identificare nel pachistano residente a Malta, attraverso l'esibizione di alcune fotografie fatte dalla Corte di Assise, l'organizzatore della traversata poi sfociata in tragedia.
All'udienza di ha parlato anche l'avvocato Matilde Di Giovanni, per le parti civili costituitesi in giudizio, che si è associata alla richiesta di condanna al carcere a vita. Il processo di primo grado riprenderà il 18 aprile con gli interveti delle altre parti civili e l'arringa del difensore dell'imputato, l'avvocato Giuseppe Cristiano.
(ANSA)
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