Abrogare la Bossi-Fini. Caserta mobilitata |
Oggi manifestazione nazionale. Al via la “settimana dei diritti” |
Caserta E’ stato quasi per necessità che Caserta è diventata negli anni punto di riferimento della lotta antirazzista ed in difesa dei diritti dei migranti. La provincia il cui duomo, nel capoluogo, ha ospitato gli immigrati che nella notte di Natale di qualche anno fa manifestavano per il permesso di soggiorno; la provincia delle campagne della raccolta dei pomodori, del tabacco e del granturco; la provincia dei lidi su cui camminare ore per vendere chincaglierie; la provincia delle lotte di Castelvolturno, dei padri comboniani incatenati contro il razzismo. Ed è allora quasi nello scorrere naturale delle cose che proprio da Caserta parte la nuova mobilitazione nazionale. Proprio a Caserta si inaugura, a partire da oggi, la “Settimana di mobilitazione per i diritti dei migranti e dei rifugiati”. Soprattutto oggi che, spiega il documento inviato al governo, «c’è una forte aspettativa di cambiamento nei confronti della nuova maggioranza». Così questa mattina tutti in piazza stazione. Da lì parte il corteo e con il corteo parte l’intera mobilitazione. «Dopo il corteo non torneremo a casa ma resteremo in piazza finché il Governo non ci darà delle risposte», dice Mimma, del centro sociale ex canapificio. Due le richieste principali: l’abrogazione della Bossi-Fini con la stesura di una nuova legge basata sui principi della solidarietà e dell’integrazione e l’approvazione di una legge organica sull’asilo politico. E, nel frattempo, provvedimenti che vanno dalla modifica dell’impostazione del decreto sui flussi d’ingresso, con l’eliminazione del tetto numerico, all’istituzione di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro e al riconoscimento di un permesso di soggiorno straordinario per coloro cui sia stato materialmente impedito di fare richiesta di asilo al momento dello sbarco. Tra le prime adesioni quella del vescovo Raffaele Nogaro, del presidente della Provincia Sandro De Franciscis, padri sacramentini, Verdi, Margherita, sindacati, i parlamentari del Prc Caruso, Cannavò, Tecce, Giuliani, Valpiana, Mascia, De Cristofaro, Frias, Grassi. Ieri, intanto, il messaggio del presidente della Camera Fausto Bertinotti: «La politica e le istituzioni devono saper dare risposte nuove per combattere forme di inciviltà come gli orribili episodi in Puglia e per costruire interventi più efficaci che consentano di governare i flussi migratori e realizzare migliori prospettive di integrazione». Antonella Palermo |
“Oltre il limite”. E' questo il titolo del Report 2023 di Antigone Marche che è stato presentato oggi a Jesi durante un Convegno sulla condizione delle carceri marchigiane. Il documento...
Un comunicato che abbiamo inviato insieme a Magistratura Democratica e Unione Camere Penali Italiane Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti, si tratta di preservare la loro stessa...
"Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, è sempre stato un vanto per il...
Il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.00, presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1), Antigone presenta "Prospettive minori", 7° Rapporto sulla giustizia minorile in Italia. La giustizia penale minorile...
"Il sistema penitenziario italiano si avvicina a passi da gigante a livelli di sovraffollamento che configurerebbero un trattamento inumano e degradante generalizzato delle persone detenute. Bisogna prendere provvedimenti e prenderli...
Nove anni dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Ungheria per aver violato il divieto di trattamenti inumani e degradanti a causa delle sue condizioni carcerarie, i...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 30/01/2024 L’arretramento dello Stato di diritto ungherese è da ieri sotto gli occhi di tutti. E a tutti è sbattuto in faccia con quelle...
La Corte Costituzionale ha detto sì alla affettività e alla sessualità in carcere, dichiarando illegittimo l'articolo 18 dell'ordinamento Penitenziario che, in materia di colloqui visivi, imponeva il controllo a vista. La...
Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che lascia il 2023 "Lanciamo oggi l'allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 28 dicembre 2023 C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza...
È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024”, che vede la coprogettazione...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 16 dicembre 2023 Ogni cinque giorni si ammazza un detenuto nelle carceri d’Italia. Un elenco tragico che ho deciso di riportare qua di seguito...
Appello alle forze parlamentari contro il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Le sottoscritte...
1. No al recente pacchetto sicurezza del Governo che semplifica tragicamente la nostra società attraverso un inutile e ingiusto inasprimento del modello di repressione penale e carceraria. La sicurezza è...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 19 novembre 2023 Con il nuovo delitto di rivolta nasce il reato di lesa maestà carceraria. Il governo, a volto e carte scoperte, ha...
di Patrizio Gonnella su il manifesto dell'11 novembre 2023 “Chiudere, chiudere, chiudere”. È oggi il mantra che si sente ripetere dalle parti del ministero della Giustizia, come se nulla fosse accaduto...
La Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi sulla possibilità di perseguire i presunti autori di torture anche laddove non sia possibile notificare gli atti ai soggetti chiamati a rispondere di queste...
Il tema della sanità penitenziaria è un tema centrale per quanto riguarda l'esercizio di uno dei principali diritti della persona, stabilito anche dall'articolo 32 della Costituzione: quello alla presa in...