Riprese questa mattina le lezioni nell'istituto italo-egiziano di via Ventura che il prefetto aveva chiuso il 12 ottobre
Attacco dell'assessore Maiolo: "E' illegale e quelle bimbe coperte una vergogna"
Milano, riaperta la scuola araba
ora è scontro sul velo e i permessi
Fini: "Sono contrario. E' sbagliato creare ghetti e barriere"
Protesta con presidio e striscioni della Lega Nord
La scuola araba di via Ventura
MILANO - La scuola araba milanese di via Ventura - riaperta stamane dopo un mese di confronto e polemiche fra Comune e ministero della Pubblica Istruzione - è di nuovo al centro della bufera. Scatenata, questa volta, da una frase dell'assessore Tiziana Maiolo che, invitata alla ripresa delle lezioni, ha commentato: "Voglio vedere le regolarità e anche vedere con i miei occhi la vergogna delle bambine con il velo". Una uscita sottolineata anche dal fatto che per Maiolo la scuola "è illegale" in quanto il Comune non ha ancora dato il suo nulla osta.
E che la scuola araba sia destinata a suscitare malumori lo indica anche la presa di posizione di Gianfranco Fini, segretario di An, che si dice "contrario perchè tende a separare quei ragazzini islamici dal resto dei loro coetani. Noi dobbiamo lavorare per una integrazione che superi le barriere e i ghetti". Meglio sarebbe - a giudizio del leader di An- che i bambini islamici frequentassero scuole italiane e che magari nelle scuole italiane ci sia "la possibilità di apprendere anche i dettami fondamentali del corano".
E se Maiolo, dal canto suo, ha continuato, dicendo che l'istituto "è una piaga nel cuore di Milano", la Lega Nord ha organizzato una protesta, con presidio e striscioni, davanti alla scuola italo-egiziana.
"E' in corso un tentativo di invasione islamica e la Lega scende in piazza per dire no - ha affermato Matteo Salvini, capogruppo della Lega al Consiglio comunale - qualcuno sta usando i bambini per una battaglia politica e culturale. Con l' islam oggi non è possibile dialogare perchè è qui per imporsi. Abbiamo già raccolto 5.000 firme e le ripresenteremo al sindaco Moratti e al prefetto, anche il Comune è stato scavalcato a prescindere dal rispetto formale delle leggi".
Divesa, ovviamente, la reazione del mondo scolastico e islamico. Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice della scuola Lidia Acerboni: "Bene, questa vicenda è finita e spero si ritorni presto alla normalità. La sede è adeguata e stiamo risolvendo la questione del cambio di destinazione d'uso", cioè i documenti che ancora devono essere presentati per essere completamente in regola.
Il presidente dell'associazione Insieme promotrice della scuola araba, Mahmoud Othman, ha detto che "la scuola è aperta a tutti e siamo a posto anche con la documentazione". Anche il consigliere della stessa associazione, Agostino Musella, è "soddisfatto" per la riapertura: "l'unica amarezza - dice - è quella di aver perso un mese di scuola, che comunque sarà recuperato".
L'istituto, la prima scuola privata bilingue italo-egiziana del Paese, può quindi ripartire con le lezioni, che vennero interrotte a soli tre giorni dall'apertura, lo scorso 12 ottobre. E' stato il direttore scolastico Mario Dutto a dare il via libera definitivo il 2 novembre, e oggi, i bambini italiani ed egiziani, sono tornati in classe.
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