Cambia la Bossi-Fini
Camera: sì ai ricongiungimenti più facili
Parere positivo in prima commissione sul decreto legislativo del governo. Si attende il parere del Senato
ROMA - Via libera da Montecitorio alle nuove norme che renderanno più semplici i ricongiungimenti familiari. La Commissione Affari costituzionali ha espresso ieri parere favorevole, nonostante i voti contrari di An, Lega e Forza Italia, sul decreto legislativo approvato quest'estate dal governo che recepisce una direttiva europea modificando diverse norme dell'attuale legge sull'immigrazione.
Innanzitutto, un cittadino straniero regolarmente residente in Italia non avrà più bisogno di dimostare che il figlio minore rimasto all'estero è a suo carico per farlo venire in Italia e i documenti che attestano tutti i rapporti di parentela andranno presentati solo alla Rappresentanza Diplomatica e non allo Sportello Unico, il che dovrebbe accorciare i tempi. Sarà anche più facile riabbracciare i genitori, perché basterà dimostare che sono a proprio carico. La Bossi-Fini prevede invece che si possa chiedere il ricongiungimento solo per i genitori a carico che non hanno altri figli nel Paese d'origine
Il decreto rende più flessibili le norme sull'idoneità dell'alloggio, che dovrà rispettare i requisiti stabiliti dalla Asl per l'abitabilità e non necessariamente quelli previsti dalle norme regionali. Viene inoltre data la possibilità di lavorare a chi accompagna un figlio in Italia perché si sottoponga a delle cure mediche, che oggi, non avendo un permesso di soggiorno valido per stipulare un contratto di lavoro, va quasi inevitabilmente a ingrossare l'esercito del sommerso.
In modo innovativo rispetto al passato, per rifiutare revocare o non rinnovare il permesso di soggiorno a chi ha chiesto il ricongiungimento non basterà la mancanza dei requisiti (reddito, alloggio ecc.), ma andranno considerati i vincoli familiari, la durata del soggiorno nel territorio nazionale e i legami con il Paese d´origine. D'altra parte, la domanda di ricongiungimento potrà essere respinta per motivi di ordine pubblico e sicurezza dello Stato.
Viene infine disciplinato il ricongiungimento dei rifugiati, che può essere richiesto per le stesse categorie di familiari e con lo stesso procedimento previsto per tutti gli altri cittadini stranieri. I rifugiati non dovranno però dimostare la disponibilità di un alloggio né dei requisiti economici richiesti negli altri casi.
Il decreto sui ricongiungimenti è sottoposto anche al parere del Senato che dovrebbe esprimersi nei prossimi giorni. Il testo tornerà quindi al governo per il via libera definitivo.
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Schema di decreto legislativo recante disposizioni di attuazione della direttiva 2003/86/CE del Consiglio, del 22 settembre 2003, relativa al diritto al ricongiungimento familiare
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