Immigrati in piazza sabato 7 ottobre
Sabato 7 ottobre è la terza Giornata internazionale per i diritti degli immigrati. Numerose le iniziative in tutta Italia. A Roma, si comincia con un'assemblea pubblica al teatro Ambra Jovinelli per proseguire nel pomeriggio con un presidio davanti al cpt di Ponte Galeria. A Milano la protesta si concentra sul comportamento di quei mezzi di comunicazione che "danneggiano l'immagine dei lavoratori immigrati" e alimentano la xenofobia. Proteste della comunità romena per un articolo apparso sul quotidiano "Il Tempo"
Sabato 7 ottobre una serie di iniziative in tutta Italia in occasione della terza Giornata internazionale per i diritti degli immigrati. L'idea della giornata di lotta è stata lanciata la scorsa primavera ad Atene; come data è stato scelto il primo anniversario delle stragi di Ceuta e Melilla. Il 7 ottobre 2005 numerosi cittadini marocchini furono uccisi mentre tentavano di entrare nelle due enclaves spagnole in territorio africano.
"Anche il governo italiano - si legge in un comunicato - pur avendo dato segni di cambiamento rispetto al governo Berlusconi, "rischia oggi di non dare risposte concrete ai problemi delle persone e di non riuscire a mantenere quanto si è impegnato a fare". Tra le richieste dei manifestanti: l'abrogazione della Bossi-Fini, l'apertura delle frontiere e di canali legali per l'immigrazione, la chiusura di tutti i CPT, a partire da quelli di Bari e Gradisca e dalla non apertura di nuovi CPT a Lampedusa e Torino.
Appuntamenti. Si comincia a Roma al teatro Ambra Jovinelli, in via Guglielmo Pepe 43, con un'assemblea nazionale dalle 10 alle 14 cui parteciperanno esponenti delle organizzazioni promotrici. Nel pomeriggio, alle 16, appuntamento davanti al centro di permanenza temporanea di Ponte Galeria per dare la parola ai migranti e alle loro ragioni.
Hanno aderito alle iniziative, tra gli altri: Action, Africa insieme, Antigone, Arci, Asgi, Associazione del Bangladesh in Italia, Associazione l'Altro Diritto, Associazione lavoratori pakistani in Italia, Associazione srilankesi in Italia, Attac Italia, Beati i Costruttori di pace, Carta, Centro socio-abitativo Ararat Roma, Cgil, Chiama l'Africa, Emmaus Italia, Fiom, Flc Cgil, Giuristi Democratici, Gruppo Abele, Laici missionari comboniani (Palermo), La Rinascita, Libera, Rete antirazzista siciliana, SenzaConfine, Sportello Immigrati, Rdb Cub Roma, Redazione Terre Libere, Todo Cambia, Uiki (Ufficio Informazione sul Kurdistan in Italia).
A Milano, i cittadini immigrato organizzano invece un presidio davanti al Palazzo dell'informazione, in piazza Cavoru, alle ore 15. L'obiettivo, spiega il Comitato immigrati in un comunicato, è "manifestare contro quei media italiani che hanno danneggiato l'immagine dei lavoratori immigrati diffamandoli e alimentando un'idea discriminatoria e xenofoba".
Le associazioni invitano concretamente i responsabili dei mass media a un incontro per avviare un confronto su questi temi. Promuovono: Ass. Al Qafila, Ass. Cultural de Chile, Ass. Insieme per la Pace, Ass. Studio 3R, Ass. Paradigma, Ass. Santa Elena de Guayaquil, Ass. Terra Nuestra, Ass. Todo Cambia, Comitè ecuatoriano Simon Bolivar, Revista El Carrete, Revista Panorama Latino, Ass. Casa de la Cultura Peruana (Genova). Adesioni: Centro delle Culture, Arci Milano, Partito Umanista Milanese.
In tema di mass media è forte la polemica sull'articolo pubblicato ieri da un quotidiano romano "Il Tempo". Il quotidiano, in un articolo sulla comunità romena pubblicato sulle pagine nazionali, l'ha definita "la razza più violenta, pericolosa, prepotente, capace di uccidere per una manciata di spiccioli".
Immediata la reazione della Lri (lega dei romeni in Italia), che rappresenta numerose associazioni: Associazione Spirit Romanesc- Mantova-Roma
Associazione Fratia-Torino
Associazione Sempre-insieme Fiumicino (RM)
Associazione dei Romeni in Italia Roma e Milano
Associazione Nicolae Balcescu Palermo
Associazione Columna Padova
Associazione Alleanza Romena Padova
Associazione ARIA Alessandria
Associazione Tricolorul Tivoli (RM)
Associazione Imprenditori Riuniti Immigrati Romeni in Italia Milano
Associazione Vatra Romaneasca Milano
Associazione Banat Roma
Associazione Colina Torino.
"Il linciaggio mediatico usato - scrive la Lega in un comunicato - non offende coloro che sono implicati in attività illecite , bensì i tantissimi "romeni che vivono da tempo in Italia e che in Italia occupano settori importanti per l'economia di questo Paese". E aggiunge: "la comunità romena, oggi la più numerosa sul territorio italiano, si inserisce in un contesto in cui la sua massiccia presenza mette in evidenza alcuni aspetti contraddittori: da un lato lo spazio che le viene offerto dal mercato del lavoro, dall'altro la difficoltà nel condividere lo spazio del vivere civile". La Lega dei romeni invita quindi a superare le discriminazioni ricordando che solo con un maggiore rispetto la convivenza reciproca sarà possibile.
Immediato anche l'intervento della città di Torino, che prende le difese dei romeni attraverso le parole di Ilda Curti, assessore alle Politiche per l'integrazione. "La comunità romena di Torino (40mila persone) - dice Curti - è composta da famiglie con bambini che frequentano con successo le nostre scuole, di molte donne che si occupano dei nostri anziani e malati, di uomini che si guadagnano onestamente da vivere. Generalizzare non rende merito alla quasi totalità dei nostri concittadini".
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