Trasforma il tuo 5x1000 in uno strumento di tutela dei diritti umani
Leggi il nostro rapporto
Scarica la nostra guida

Rimpatri e centri di detenzione, l'altro volto di Zapatero, Il Manifesto, 30/9/06

Rimpatri e centri di detenzione, l'altro volto di Zapatero

13 mila africani rispediti a casa dall'inizio dell'anno, centri al collasso. E l'89% degli spagnoli teme l'immigrazione

Oscar Guisoni *
Madrid
La Spagna sta affrontando l'affluenza immigratoria dall'Africa con una miscela di preoccupazione, sconcerto e un pizzico di senso di colpa. Un'inchiesta di Cadena Ser, la radio più ascoltata nel paese, ha reso pubblico che l'89% della popolazione pensa che stiano arrivando troppi immigrati nel paese. L'immigrazione, per il sondaggio, è la principale preoccupazione degli spagnoli, superando per la prima volta in tanto tempo il terrorismo dell'Eta e la disoccupazione. E' per questo che il governo di José Zapatero cerca di mostrarsi determinato con l'immigrazione illegale anche se, consapevole che il fenomeno sta debordando da ogni lato, non ha dubitato a chiedere aiuto all'Ue. La risposta però non non è stata piacevole: il ministro dell'interno tedesco, Wolfang Schäuble, ha criticato gli spagnoli per aver richiesto fondi supplementari all'Ue per fronteggiare il fenomeno e Bruxelles ha raccomandato alla Spagna che, se vuole aiuti economici, prima deve cacciare tutti gli immigrati già arrivati sul suo territorio. Per complicare di più la posizione del governo, l'opposizione di centrodestra continua con la cantilena secondo cui il crescente flusso immigratorio si deve al cosiddetto «effetto chiamata» conseguente alla legalizzazione massiccia di immigrati voluta da Zapatero due anni fa.
Dall'inizio dell'anno, la Spagna ha rimpatriato 13.055 africani e per farlo ha dovuto scontrarsi con le enormi resistenze di quegli stessi paesi africani da cui ha origine il fenomeno. La legge spagnola impedisce che venga espulsa dal paese una persona che non è accettata dal paese di origine. Per i paesi africani la questione è molto semplice: gli immigrati residenti in Europa si sono trasformati, nella maggior parte dei casi, nella principale fonte di entrata economica dei loro paesi. Tanto che non vogliono neanche sentir parlare di rimpatrii concertati. In Spagna ci sono già oltre quattro milioni di immigrati legali, l'8% della popolazione. Sono loro ad aver contribuito a superare il cronico deficit dell'indice di natalità di cui la Spagna soffriva da un decennio, anche i loro contributi assicurativi aiutano a coprire l'enorme costo sociale dello stato e, in alcuni settori economici, come l'edilizia, l'agricoltura e il sevizio domestico, sono diventati indispensabili. Ma l'esodo africano comporta problemi di difficile soluzione.
I Centros de internamiento de inmigrantes (Cies) sono superati. Dopo che il governo ha elevato a 6 metri di altezza la barriera di filo spinato che circonda le enclavi spagnole di Ceuta e Melilla, il fenomeno si è trasferito sulle isole Canarie dove la situazione è già al limite del collasso. Davanti alla saturazione dei Cies i servizi di sicurezza statali hanno occupato navi abbandonate nel porto, un'area polisportiva municipale, il garage di un commissariato, fino ad arrivare a un vecchio ristorante in rovina. Diverse organizzazioni per i diritti umani hanno denunciato maltrattamenti agli immigrati da parte delle forze dell'ordine. La società spagnola intanto osserva il fenomeno con grande preoccupazione e un po' di colpa. Da un lato sa che non può prescindere dagli immigrati se pretende che l'economia continui a crescere al ritmo del 3,5 o 4% del Pil all'anno, molto oltre la media europea. Ma teme anche che l'invasione finisca col provocare tensioni sociali, un po' sullo stile di quelle che hanno incendiato le periferie francesi all'inizio dell'anno. Le forze politiche non smettono di dibattere sui modelli di integrazione necessari per evitare future tensioni, ma nessuno sembra avere una soluzione convincente. Intanto gli immigrati continuano ad arrivare.
* Pagina 12 (Traduzione di Marina Zenobio)

 

 

 

 


 



  • 1
  • 2
  • 3
Prev Next

Donne in carcere: presentazione dell'ultimo numero della riv…

Donne in carcere: presentazione dell'ultimo numero della rivista "Antigone"

Il prossimo 12 marzo, a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, presenteremo il volume "L’esecuzione penale delle donne: temi, ricerche, prospettive", curato da Costanza Agnella e Susanna Marietti. Interamente consultabile...

Una delegazione di Antigone dal Presidente della Repubblica

Una delegazione di Antigone dal Presidente della Repubblica

Ieri una delegazione di Antigone, guidata dal Presidente dell'Associazione Patrizio Gonnella, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A lui va il nostro ringraziamento per le parole e...

È Online il calendario dei colloqui di selezione per il prog…

È Online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2023

È Online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2023 "La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024". I colloqui di selezione si terranno i...

Nordio cede sulla tortura e inventa «modifiche tecniche»

Nordio cede sulla tortura e inventa «modifiche tecniche»

«Il governo è al lavoro per modificare il reato di tortura adeguandolo ai requisiti previsti dalla convenzione di New York». Sono queste le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio...

“Oltre il limite”. Il report 2023 sulle carceri marchigiane

“Oltre il limite”. Il report 2023 sulle carceri marchigiane

“Oltre il limite”. E' questo il titolo del Report 2023 di Antigone Marche che è stato presentato oggi a Jesi durante un Convegno sulla condizione delle carceri marchigiane. Il documento...

Non possiamo tacere, non vogliamo restare inerti

Non possiamo tacere, non vogliamo restare inerti

Un comunicato che abbiamo inviato insieme a Magistratura Democratica e Unione Camere Penali Italiane Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti, si tratta di preservare la loro stessa...

Carceri minorili. Il rapporto di Antigone: "rischio che…

Carceri minorili. Il rapporto di Antigone: "rischio che la giustizia minorile perda i ragazzi per strada"

"Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, è sempre stato un vanto per il...

A Roma, il 20 febbraio, presentiamo il 7° rapporto sulla giu…

A Roma, il 20 febbraio, presentiamo il 7° rapporto sulla giustizia minorile: Prospettive minori

Il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.00, presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1), Antigone presenta "Prospettive minori", 7° Rapporto sulla giustizia minorile in Italia.  La giustizia penale minorile...

Carceri. Antigone: "il sistema penitenziario rischia di…

Carceri. Antigone: "il sistema penitenziario rischia di trovarsi in emergenza in pochi mesi. Si prendano provvedimenti"

"Il sistema penitenziario italiano si avvicina a passi da gigante a livelli di sovraffollamento che configurerebbero un trattamento inumano e degradante generalizzato delle persone detenute. Bisogna prendere provvedimenti e prenderli...

Ungheria: carceri sovraffollate e abuso della contenzione fi…

Ungheria: carceri sovraffollate e abuso della contenzione fisica

Nove anni dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Ungheria per aver violato il divieto di trattamenti inumani e degradanti a causa delle sue condizioni carcerarie, i...

Riportare Ilaria Salis in Italia. Subito

Riportare Ilaria Salis in Italia. Subito

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 30/01/2024 L’arretramento dello Stato di diritto ungherese è da ieri sotto gli occhi di tutti. E a tutti è sbattuto in faccia con quelle...

Sentenza storica della Consulta: si alla sessualità in carce…

Sentenza storica della Consulta: si alla sessualità in carcere. Antigone era nel procedimento

  La Corte Costituzionale ha detto sì alla affettività e alla sessualità in carcere, dichiarando illegittimo l'articolo 18 dell'ordinamento Penitenziario che, in materia di colloqui visivi, imponeva il controllo a vista. La...

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate …

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che ci lascia il 2023

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che lascia il 2023  "Lanciamo oggi l'allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a...

Diecimila detenuti in più dopo un anno di frenesia punitiva

Diecimila detenuti in più dopo un anno di frenesia punitiva

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 28 dicembre 2023 C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza...

Apertura bando Servizio Civile Universale

Apertura bando Servizio Civile Universale

È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024”, che vede la coprogettazione...

Suicidi in carcere, 67 da gennaio. Un’enormità

Suicidi in carcere, 67 da gennaio. Un’enormità

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 16 dicembre 2023 Ogni cinque giorni si ammazza un detenuto nelle carceri d’Italia. Un elenco tragico che ho deciso di riportare qua di seguito...

Appello: no al pacchetto sicurezza

Appello: no al pacchetto sicurezza

Appello alle forze parlamentari contro il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Le sottoscritte...

I nostri 6 NO al pacchetto sicurezza

I nostri 6 NO al pacchetto sicurezza

1. No al recente pacchetto sicurezza del Governo che semplifica tragicamente la nostra società attraverso un inutile e ingiusto inasprimento del modello di repressione penale e carceraria. La sicurezza è...

Visualizza tutte le news presenti in archivio

Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione