Romania e Bulgaria ammesse nell'Ue a partire dal 1° gennaio
La Commissione europea darà oggi il via libera all'ingresso nell'Unione della Romania e della Bulgaria a partire dal 1° gennaio 2007, ma con molte limitazioni. Per la prima volta nella storia si tratterà di una sorta di allargamento condizionale: o i governi di Bucarest e Sofia risolveranno i problemi di igiene, corruzione e criminalità organizzata o i due Paesi saranno privati di una serie di vantaggi. Per molti, l'importante è entrare: "E' un passo molto importante per la Romania, soprattutto per la mia generazione", dice la studentessa Elvira Stamate. "Ho una fattoria e ho paura - dice un altro rumeno - perché se non rispetterò le norme europee finirò per fallire, di sicuro", aggiunge il rumeno Costin Dimitriu.
Le preoccupazioni riguardano la sicurezza alimentare, ma non solo: Bruxelles potrebbe per esempio chiudere i rubinetti delle sovvenzioni europee se le autorità rumene o bulgare non riusciranno a limitare la piaga delle frodi sui contributi. "Penso che avremo molte difficoltà all'inizio - pensa Nikolai Luzbomirov, giovane agente assicurativo bulgaro - Ad ogni modo lo scopo è andare verso il meglio. Spero che la Bulgaria avrà il permesso di entrare nell'Unione Europea". "L'Unione ci insegnerà soprattutto a rispettare le regole e le leggi - spera la pensionata Maria Krasteva - In un certo senso abbiamo dimenticato cosa vuol dire agire eticamente ma una volta inseriti in questo quadro di regole, diventerà normale rispettarle". Nell'immediato per i cittadini non cambierà molto: rumeni e bulgari non avranno infatti il diritto di emigrare liberamente. Durante i primi 7 anni di adesione saranno i singoli stati membri a concedere gli eventuali permessi di lavoro.
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