Con l’inizio del 2008 ha avuto inizio il Progetto Con-Tatto, promosso e realizzato dalla Conferenza Regionale Volontariato Giustizia, mediante il contributo del Cesvot, che lo ha finanziato all’interno dei Percorsi di innovazione – Bando 2006.
Il principale obiettivo del Progetto è quello di intercettare le famiglie delle persone detenute, quell’insieme oggi molto numeroso di persone che pur non stando fisicamente in carcere, vive pienamente e, spesso, silenziosamente, l’esperienza della detenzione di un congiunto. Queste persone si imbattono nel carcere per periodi più o meno lunghi, trovandosi spesso ad esperirlo senza particolari strumenti per farvi fronte, quindi, rischiando, se non opportunamente seguite e sostenute, di entrare in uno stato di vulnerabilità individuale e socio-relazionale più o meno marcato che può produrre effetti sulle relazioni tra coniugi o compagni, tra genitori e figli, tra componenti del nucleo familiare oppure nei contesti sociali più ampi, da quelli amicali, a quelli professionali e lavorativi.
Nella prospettiva generale, dunque, di far emergere la situazione di vulnerabilità in cui si trovano queste famiglie, il progetto intende promuovere l’attivazione di un insieme di servizi finalizzati da un lato alla riduzione del disagio psicosociale eventualmente maturato da questi nuclei e, dall’altro, al potenziamento delle strategie di fronteggiamento, individuali e familiari, da porre in essere dinanzi alle situazioni di vulnerabilità indotte dall’esperienza detentiva. In entrambe le direzioni i servizi e gli interventi puntano ad essere attivati ed implementati secondo una logica di rete in grado di integrare le varie realtà che sul territorio si occupano già di questi problemi.
Concretamente il Progetto si sviluppa attorno alle realtà penitenziarie di Firenze, Pisa e Prato, realizzando per ciascuna uno specifico intervento. In accordo con il Provveditorato regionale dell’Amministrazione penitenziaria, con le direzione degli istituti penitenziari e degli Uffici per l’esecuzione penale esterna coinvolti, oltre che con le associazioni aderenti alla Conferenza regionale volontariato giustizia, sono state avviate le seguenti esperienze:
- in area fiorentina è attivo un Punto di ascolto per le famiglie dei detenuti, con sede presso il Centro Diurno Attavante, che offre un servizio di consulenza psicologica rivolto ai familiari ed un’attività di sostegno e consulenza per familiari di detenuti con problemi di tossicodipendenza (si veda il volantino allegato). Il servizio assicura un primo intervento di informazione e consulenza psicologica e, se necessario, un orientamento della persona verso i servizi territoriali;
- a Pisa ha preso avvio un Servizio di consulenza socio-giuridica per le famiglie dei detenuti e degli utenti Uepe, collocato presso la sede dell’Associazione Controluce (si veda volantino allegato), finalizzato a sostenere i familiari nella comprensione delle vicende carcerarie dei propri congiunti, ad offrire un orientamento ed un supporto per la soluzione di problematiche socio-giuridiche ed a supportarne l’accesso ai servizi presenti sul territorio;
- a Prato gli interventi previsti dal progetto sono finalizzati a supportare i detenuti presenti presso la Casa circondariale, sia sul versante del (ri)consolidamento delle relazioni familiari che sul versante del loro reinserimento sociale. In questo caso le azioni vengono individuate, coordinate e sviluppate in strettissimo accordo con gli operatori dell’istituto penitenziario e dell’Uepe.
I diversi interventi attivati puntano ad integrarsi con i servizi già presenti sul territorio e con le strategie di sostegno e reinserimento condotte dall’Amministrazione penitenziaria, nella consapevolezza che le famiglie dei detenuti possano essere realmente supportate solo grazie ad un efficace lavoro di integrazione di servizi ed interventi.
In via sperimentale nel corso del progetto saranno proposti alle direzioni degli istituti penitenziari anche altri due interventi rivolti l’uno a favorire lo sviluppo di Gruppi di auto-aiuto all’interno del carcere sulle relazioni e le problematiche familiari (l’intervento sarà proposto alla Casa circondariale Don Bosco di Pisa) e, l’altro, finalizzato a sviluppare alcuni Itinerari formativi con detenuti che hanno figli (quest’ultima attività sarà proposta alle Case circondariali di Firenze Sollicciano e di Prato). L’intervento, condotto da un esperto pedagogista, vuole affrontare la tematica della genitorialità fornendo informazioni e discutendo le problematiche attorno a questo delicato tema con i detenuti e le detenute.
Anche questi ultimi interventi, come i servizi prima richiamati, saranno sviluppati cercando la massima integrazione con tutte quelle realtà, istituzionali e non, che già operano in tal senso presso il carcere o il territorio.
"Si accertino le eventuali responsabilità rispetto a quanto sarebbe accaduto nel carcere di Foggia dove dieci agenti penitenziari sono accusati di tortura per le violenze contro due persone detenute. Si...
Continua a crescere il numero dei suicidi nelle carceri italiane. Gli ultimi tre sono avvenuti a distanza di poche ore nel carcere di Pavia e in quello di Teramo. Il...
Il prossimo 12 marzo, a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, presenteremo il volume "L’esecuzione penale delle donne: temi, ricerche, prospettive", curato da Costanza Agnella e Susanna Marietti. Interamente consultabile...
Ieri una delegazione di Antigone, guidata dal Presidente dell'Associazione Patrizio Gonnella, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A lui va il nostro ringraziamento per le parole e...
È Online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2023 "La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024". I colloqui di selezione si terranno i...
«Il governo è al lavoro per modificare il reato di tortura adeguandolo ai requisiti previsti dalla convenzione di New York». Sono queste le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio...
“Oltre il limite”. E' questo il titolo del Report 2023 di Antigone Marche che è stato presentato oggi a Jesi durante un Convegno sulla condizione delle carceri marchigiane. Il documento...
Un comunicato che abbiamo inviato insieme a Magistratura Democratica e Unione Camere Penali Italiane Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti, si tratta di preservare la loro stessa...
"Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, è sempre stato un vanto per il...
Il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.00, presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1), Antigone presenta "Prospettive minori", 7° Rapporto sulla giustizia minorile in Italia. La giustizia penale minorile...
"Il sistema penitenziario italiano si avvicina a passi da gigante a livelli di sovraffollamento che configurerebbero un trattamento inumano e degradante generalizzato delle persone detenute. Bisogna prendere provvedimenti e prenderli...
Nove anni dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Ungheria per aver violato il divieto di trattamenti inumani e degradanti a causa delle sue condizioni carcerarie, i...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 30/01/2024 L’arretramento dello Stato di diritto ungherese è da ieri sotto gli occhi di tutti. E a tutti è sbattuto in faccia con quelle...
La Corte Costituzionale ha detto sì alla affettività e alla sessualità in carcere, dichiarando illegittimo l'articolo 18 dell'ordinamento Penitenziario che, in materia di colloqui visivi, imponeva il controllo a vista. La...
Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che lascia il 2023 "Lanciamo oggi l'allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 28 dicembre 2023 C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza...
È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024”, che vede la coprogettazione...
di Patrizio Gonnella su il manifesto del 16 dicembre 2023 Ogni cinque giorni si ammazza un detenuto nelle carceri d’Italia. Un elenco tragico che ho deciso di riportare qua di seguito...