Atto n. 4-02507
Pubblicato il 25 luglio 2007
Seduta n. 203
VALPIANA , RUSSO SPENA , DI LELLO FINUOLI , BOCCIA - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
come appreso dal quotidiano “Il Gattezzino” del 16 luglio 2007, di recente un detenuto ristretto nella Casa circondariale di Belluno avrebbe scritto al Direttore generale della locale Usl, e per conoscenza al Sindaco della città, denunciando di essere costretto a vivere in condizioni igieniche e sanitarie inaccettabili;
pochi giorni prima un altro detenuto ristretto nel medesimo istituto aveva scritto alla rubrica “Radio Carcere”, curata dal giornalista Riccardo Arena, raccontando di essere chiuso dal 10 febbraio 2007 in una cella di isolamento di minime dimensioni (27 per 14 penne bic, secondo l’unica unità di misura a disposizione dello scrivente), priva di arredamento, con bagno alla turca e dotata di una sola finestra piccola e schermata, del tutto insufficiente per l’ingresso di aria e luce naturale;
nella stessa lettera lo scrivente parlava di un ragazzo che si sarebbe impiccato nella cella limitrofa la settimana precedente a quella dell’invio della missiva;
secondo l’Osservatorio sulle condizioni di detenzione dell’associazione Antigone, le celle della sezione di isolamento del carcere di Belluno sarebbero correttamente descritte dalla lettera pervenuta a Radio Carcere, e il cortile destinato all’ora d’aria dei detenuti in isolamento sarebbe di dimensioni piccolissime e interamente in cemento;
durante l’ultima visita dell’Osservatorio di Antigone all’istituto, la direzione avrebbe sostenuto che nessun detenuto era alloggiato nella sezione di isolamento, mentre i visitatori ne avrebbero incontrato uno poco dopo che camminava nel minuscolo cortile per l’ora d’aria;
secondo l’ultimo Rapporto dell’associazione Antigone, pubblicato nell’ottobre 2006, l’edificio sarebbe in pessime condizioni strutturali, se si eccettua la parte recentemente ristrutturata. Le docce sarebbero in pessimo stato, mancherebbe un’area verde destinata ai colloqui con i familiari, i colloqui con i bambini si terrebbero nelle salette degli avvocati, l’unico specialista sanitario che opererebbe nell’istituto sarebbe il dentista;
la capienza regolamentare dell’istituto è di 84 posti, di cui 6 per le donne. Al 31 maggio 2007 vi erano ristretti 85 detenuti, di cui 5 donne. Prima del provvedimento di indulto del luglio 2006, l’istituto ospitava 125 detenuti, di cui 9 donne,
si chiede di sapere:
se quanto riferito dai due detenuti ristretti nel carcere di Belluno corrisponde a verità;
quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda assumere per assicurare condizioni dignitose di vita nell’istituto di Belluno;
quali provvedimenti il Ministro in indirizzo intenda adottare per rendere le condizioni strutturali e igieniche del suddetto carcere, conformi alle prescrizioni normative e regolamentari;
come si intenda far fronte alle gravi insufficienze sanitarie che si riscontrano nell’istituto;
quanti siano gli operatori dell’area pedagogica e dei centri di servizio sociale impegnati nel carcere di Belluno;
come si intenda risolvere il problema dei colloqui con i familiari, nel rispetto di quanto disposto dal Regolamento di esecuzione del 2000.
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