Trasforma il tuo 5x1000 in uno strumento di tutela dei diritti umani
Leggi il nostro rapporto
Scarica la nostra guida

Gli ergastoli bianchi di Reggio Emilia, di D.S. Dell'Aquila, Il Manifesto 1/6/07

Viaggio negli ospedali psichiatrici giudiziari italiani. Terza puntata

Reggio Emilia


«Slegatemi, vi prego, non lo faccio più, non ne posso più vi prego, vi prego». Paolo P., 37 anni, piange, legato al letto di contenzione. Lo incontriamo al Pegaso, uno dei cinque reparti dell'Ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia. Un imbarazzante silenzio avvolge la delegazione che ci accompagna, la direttrice Valeria Calevro e il comandante degli agenti. La stanza, con il letto di contenzione, è pulita, asettica. Accanto un'infermiera con i guanti predispone il cibo. Il grido disperato di Paolo dipinge di orribile i muri bianchi della stanza.
Ha tentato il suicidio, sul corpo seminudo, sotto il collo, sono visibili le medicazioni. E' lucido, anche troppo, gli pesava il rimorso, dice. La direttrice spiega che non avevano possibilità di un piantone e che l'hanno legato al letto di contenzione per impedirgli di farsi male. E' lì da oltre un giorno. Paolo piange, un pianto dolce ma ininterrotto, implora perdono, chiede che lo si sleghi. Non si può, gli dicono, ci dicono. Paolo chiede di poter parlare da solo con noi. Richiesta accolta. Lo ascoltiamo, promettiamo, gli offriamo anche una sigaretta, benedetta. Tra le sue lacrime e la nostra malcelata impotenza ascoltiamo il suo racconto, che rimane riservato perché così ci ha chiesto. La sua storia è simile a quelle delle altre decine che abbiamo ascoltato in questo «girone».
Appena nella cella di fronte Lorenzo G., una quarantina d'anni, da dieci dentro per rapina, ci mostra una massa tumorale grande quanto un'arancia che si è formata alla base del collo. Gli dà fastidio quando dorme, spiega, ma ancora non si decidono ad operarlo. Cerchiamo di trattenere ogni commento, ma la massa ci appare davvero enorme. Che aspettano, ci dice, già che aspettano, ci chiediamo.
L'ospedale e il carcere
In questo Opg i reparti hanno i nomi delle costellazioni: Andromeda, Pegaso, Centauro, Perseo. Vi è un reparto, Antares, che in virtù di una convenzione con Regione, Asl e associazioni del terzo settore è a custodia attenuata, celle aperte e una cooperativa di lavoro all'esterno. Riparano e noleggiano biciclette. La struttura, nuova, era nata per essere un carcere. Poi il progetto iniziale è stato diviso in due: da una parte è nato l'Opg, dall'altra il carcere. Se non fosse per i cartelli non si noterebbe la differenza. Vi sono 238 internati, un centinaio dei quali in proroga della misura di sicurezza, 95 agenti di polizia penitenziaria, 60 infermieri e otto psichiatri.
E' un Opg, un tempo si diceva manicomio giudiziario, in cui almeno, rispetto a quelli di Aversa e Napoli (gli altri sono Montelupo Fiorentino, Castiglione, Barcellona Pozzo di Gotto), le condizioni strutturali sono decenti. Le storie che gli internati raccontano, in due in celle pensate come singole, sono le stesse, disperata solitudine, disagio mentale, povertà. Lucio G., 68 anni, in carcere e poi in Opg da oltre trenta anni, è ormai cieco. Lo sguardo fisso nel vuoto, la testa inclinata verso l'interlocutore, trova il tempo anche per qualche battuta. G., poco più che ventenne, franco algerino, è stato fermato a Ventimiglia, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, esperienze di dipendenza. Vuole il metadone, vuole medicine, vuole qualsiasi cosa gli faccia dimenticare il dolore. James, invece, è nigeriano di origini liberiane. Sguardo smarrito, circa trenta anni, è dentro da un anno. Non dice molto, ma vuole una sigaretta, poi due. Notiamo, qui, un'alta presenza di ragazzi stranieri.
Marcello V., invece, è steso a terra su una coperta. La cella è liscia, come si dice in gergo. Nessuna suppellettile, mobile, letto, niente di niente. E' una forma particolare di isolamento. Ce ne sono cinque in queste condizioni al momento della visita. Marcello ha quaranta anni, è in Opg da oltre venti anni. Un reato l'ha commesso fuori, un altro durante l'internamento ad Aversa. Non è presente a se stesso, biascica parole poco intelligibili. Ci allontaniamo e torna stendersi sul suo giaciglio.
E' solo alla fine che incontriamo Paolo e il suo grido di dolore dopo un giorno legato al letto di coercizione. Nel 2004 per 515 volte, in tutti gli ospedali psichiatrici giudiziari, vi sono stati episodi di persone legate ai letti di contenzione. A Reggio Emilia sono stati 84 gli internati costretti. Non è un caso, non è una eccezione. E' una pratica.
La pratica della coercizione
Nel 1994 uno psichiatra che lavorava nell'Opg di Reggio Emilia, Giuseppe Cupiello, denunciò il caso di G.P., per quindici mesi legato al letto di contenzione. Dopo la denuncia Cupiello decise di lasciare l'incarico presso l'Opg. Ed il fatto che in una struttura nuova, con un ottimo rapporto tra carcere, istituzioni locali e territorio, si faccia ricorso alla contenzione la dice lunga sul fallimento degli ospedali psichiatrici giudiziari.
Visitiamo anche il reparto Antares. Qui gli internati, circa una trentina, girano con le celle aperte sino alle otto. Il clima è più disteso. Potrebbe essere un modello, ma rappresenta l'eccezione. Tra gli ospiti c'è un internato, Francesco M., che soffre di sclerosi multipla e che trascina a malapena la sua carrozzella. Usciamo che abbiamo ancora nella testa il pianto e l'urlo disperato di Paolo. Non abbiamo potuto slegarlo, ma gli abbiamo promesso che la sua sofferenza non sarà inascoltata, che saremo testimoni di cosa vuol dire un letto di coercizione. Promessa mantenuta.
  • 1
  • 2
  • 3
Prev Next

Donne in carcere: presentazione dell'ultimo numero della riv…

Donne in carcere: presentazione dell'ultimo numero della rivista "Antigone"

Il prossimo 12 marzo, a Roma, presso la Casa Internazionale delle Donne, presenteremo il volume "L’esecuzione penale delle donne: temi, ricerche, prospettive", curato da Costanza Agnella e Susanna Marietti. Interamente consultabile...

Una delegazione di Antigone dal Presidente della Repubblica

Una delegazione di Antigone dal Presidente della Repubblica

Ieri una delegazione di Antigone, guidata dal Presidente dell'Associazione Patrizio Gonnella, è stata ricevuta dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. A lui va il nostro ringraziamento per le parole e...

È Online il calendario dei colloqui di selezione per il prog…

È Online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2023

È Online il calendario dei colloqui di selezione per il progetto bando SCU 2023 "La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024". I colloqui di selezione si terranno i...

Nordio cede sulla tortura e inventa «modifiche tecniche»

Nordio cede sulla tortura e inventa «modifiche tecniche»

«Il governo è al lavoro per modificare il reato di tortura adeguandolo ai requisiti previsti dalla convenzione di New York». Sono queste le parole del ministro della Giustizia, Carlo Nordio...

“Oltre il limite”. Il report 2023 sulle carceri marchigiane

“Oltre il limite”. Il report 2023 sulle carceri marchigiane

“Oltre il limite”. E' questo il titolo del Report 2023 di Antigone Marche che è stato presentato oggi a Jesi durante un Convegno sulla condizione delle carceri marchigiane. Il documento...

Non possiamo tacere, non vogliamo restare inerti

Non possiamo tacere, non vogliamo restare inerti

Un comunicato che abbiamo inviato insieme a Magistratura Democratica e Unione Camere Penali Italiane Ormai non è in gioco solo la dignità dei detenuti, si tratta di preservare la loro stessa...

Carceri minorili. Il rapporto di Antigone: "rischio che…

Carceri minorili. Il rapporto di Antigone: "rischio che la giustizia minorile perda i ragazzi per strada"

"Il modello della giustizia minorile in Italia, fin dal 1988, data in cui entrò in vigore un procedimento penale specifico per i minorenni, è sempre stato un vanto per il...

A Roma, il 20 febbraio, presentiamo il 7° rapporto sulla giu…

A Roma, il 20 febbraio, presentiamo il 7° rapporto sulla giustizia minorile: Prospettive minori

Il prossimo 20 febbraio, alle ore 10.00, presso il Roma Scout Center (Largo dello Scautismo, 1), Antigone presenta "Prospettive minori", 7° Rapporto sulla giustizia minorile in Italia.  La giustizia penale minorile...

Carceri. Antigone: "il sistema penitenziario rischia di…

Carceri. Antigone: "il sistema penitenziario rischia di trovarsi in emergenza in pochi mesi. Si prendano provvedimenti"

"Il sistema penitenziario italiano si avvicina a passi da gigante a livelli di sovraffollamento che configurerebbero un trattamento inumano e degradante generalizzato delle persone detenute. Bisogna prendere provvedimenti e prenderli...

Ungheria: carceri sovraffollate e abuso della contenzione fi…

Ungheria: carceri sovraffollate e abuso della contenzione fisica

Nove anni dopo che la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato l'Ungheria per aver violato il divieto di trattamenti inumani e degradanti a causa delle sue condizioni carcerarie, i...

Riportare Ilaria Salis in Italia. Subito

Riportare Ilaria Salis in Italia. Subito

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 30/01/2024 L’arretramento dello Stato di diritto ungherese è da ieri sotto gli occhi di tutti. E a tutti è sbattuto in faccia con quelle...

Sentenza storica della Consulta: si alla sessualità in carce…

Sentenza storica della Consulta: si alla sessualità in carcere. Antigone era nel procedimento

  La Corte Costituzionale ha detto sì alla affettività e alla sessualità in carcere, dichiarando illegittimo l'articolo 18 dell'ordinamento Penitenziario che, in materia di colloqui visivi, imponeva il controllo a vista. La...

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate …

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che ci lascia il 2023

Carceri fatiscenti, sovraffollamento e condizioni degradate di vita per detenuti e personale. La fotografia che lascia il 2023  "Lanciamo oggi l'allarme sul sistema penitenziario italiano, prima che si arrivi a...

Diecimila detenuti in più dopo un anno di frenesia punitiva

Diecimila detenuti in più dopo un anno di frenesia punitiva

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 28 dicembre 2023 C’è un numero che caratterizza il 2023 penitenziario: 10.000. Sono almeno 10 mila le persone detenute in più rispetto alla capienza...

Apertura bando Servizio Civile Universale

Apertura bando Servizio Civile Universale

È ufficialmente aperto il bando Servizio Civile Universale per la selezione di operatori volontari! Scopri il nostro progetto “La tutela dei diritti delle persone private della libertà 2024”, che vede la coprogettazione...

Suicidi in carcere, 67 da gennaio. Un’enormità

Suicidi in carcere, 67 da gennaio. Un’enormità

di Patrizio Gonnella su il manifesto del 16 dicembre 2023 Ogni cinque giorni si ammazza un detenuto nelle carceri d’Italia. Un elenco tragico che ho deciso di riportare qua di seguito...

Appello: no al pacchetto sicurezza

Appello: no al pacchetto sicurezza

Appello alle forze parlamentari contro il disegno di legge recante disposizioni in materia di sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario. Le sottoscritte...

I nostri 6 NO al pacchetto sicurezza

I nostri 6 NO al pacchetto sicurezza

1. No al recente pacchetto sicurezza del Governo che semplifica tragicamente la nostra società attraverso un inutile e ingiusto inasprimento del modello di repressione penale e carceraria. La sicurezza è...

Visualizza tutte le news presenti in archivio

Iscriviti alla newsletter
Acconsento al trattamento dei miei dati personali

Rapporto Antigone

Rapporto Annuale

Dona il 5x1000
AntigoneCinquePerMille

Sostieni Antigone
con una donazione