Ikea assume stranieri e rifugiati
A Roma sono in tutto 50
ROMA – Cinquanta cittadini stranieri e rifugiati tra i nuovi assunti al centro commerciale Ikea di Porta di Roma. E una ricerca scritta dall´equipe del Programma integra del Comune di Roma, per promuovere un´esperienza di responsabilità d´impresa. Lo studio si intitola "Nuove frontiere per il Management istituzionale e l'Impresa etica" ed è stato presentato questa mattina a Roma. Tutto nasce nel 2005, quando Ikea apre lo store di Porta di Roma. Oltre alle 350 assunzioni di personale del quartiere, il management contatta il Programma integra, del Dipartimento delle politiche sociali del Comune di Roma, per l´assunzione di 50 dipendenti stranieri, tra cui 25 tra rifugiati e titolari di permessi di protezione umanitaria. Le assunzioni riguardano tutte le mansioni. Dal facchinaggio alla sala ristorante, dalle vendite al servizio clienti e ai punti di informazione, con contratti a tempo determinato, nel tempo rinnovati a tempo indeterminato. E il rapporto tra Ikea e Integra continua ancora oggi, di pari passo con il turnover dei dipendenti. Integra seleziona i profili più adatti all´azienda, in rete con le realtà del territorio, come Caritas, Centro Astalli, Comunità Sant´Egidio, e segnala i nominativi all´azienda per i colloqui. "Le osservazioni offrono numerosi spunti utili per riflettere sulla condizione di stranieri nel rapporto con il mercato del lavoro e sugli strumenti organizzativi e i comportamenti più adatti per una integrazione proficua", ha dichiarato Maurizio Saggion, coordinatore del Progetto Integra.
L´assessore alle politiche sociali del Campidoglio, Raffaela Milano, ha ricordato la "sfida" di centinaia di migliaia di persone migranti, che una volta approdate a Roma, cercano di "ricostruire il proprio futuro in un paese che non si conosce, trovandosi a ricominciare tutto daccapo". E allora - ha continuato l´assessore - "l´impegno che l'Amministrazione comunale è chiamata ad affrontare, non soltanto prestando assistenza, ma offrendo concrete opportunità di formazione e di inserimento sociale per scommettere progettualmente sulle capacità e risorse che ciascun individuo è in grado di attivare". L'esperienza con Ikea, ha continuato Milano, "è l'esperienza di un incontro tra diversi "attori", istituzionali e non delle energie e risorse messe in campo per raggiungere l'obiettivo comune di una effettiva e duratura inclusione sociale". Una esperienza di dimensioni contenute, senza dubbio, ma significativa. Intanto Integra sta portando avanti dei corsi di formazione alberghiera per camerieri di sala. L´80% degli iscritti al primo corso ha trovato lavoro in alberghi di lusso della capitale, dopo un tirocinio retribuito di tre mesi. (gdg) (www.redattoresociale.it)
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