L’intesa è stata raggiunta in occasione di un incontro che si è svolto a Firenze e al quale hanno preso parte Guido Emiliano Doveri e Alessandra Messina in rappresentanza di Poste Italiane. Per l’Anci sono intervenuti Giuseppe Carovani (Sindaco di Calenzano e responsabile della Consulta per l’Immigrazione), Luca Pacini (Commissione nazionale immigrazione), Alessandro Pesci (Direttore Anci Toscana) e Moreno Biagioni (Consulente Anci).
Gli interlocutori hanno raggiunto un accordo di massima su due obiettivi: intensificare la comunicazione tra Anci e Poste Italiane per affrontare rapidamente i casi più complessi in materia di rinnovo dei permessi di soggiorno; l’esigenza di sottoporre all’esame della cabina di regia nazionale (promossa dal Ministero degli Interni) le questioni di fondo per ridurre i tempi di lavorazione e accoglimento delle pratiche.
Nel corso dell’incontro sono stati approfonditi, inoltre, aspetti pratici e regolamentari relativi all’accoglimento delle domande di rinnovo dei permessi di soggiorno. In particolare è stato chiarito il punto in merito alla prassi secondo cui il cittadino straniero immigrato deve presentare una domanda di soggiorno per ciascun componente della famiglia, compresi i minori di età superiore a 14 anni. I dirigenti delle Poste hanno confermato che gli operatori agiscono rigorosamente secondo le direttive impartite dal Ministero degli Interni e hanno attivato procedure interne che permetteranno di facilitare ancor più il rapporto tra gli operatori postali e gli utenti.
"A tre mesi dall’avvio delle procedure di rinnovo dei permessi - hanno ricordato i rappresentanti di Poste Italiane - le attività rispettano tempi e livelli di servizio previsti. La distribuzione dei kit procede regolarmente (ne sono stati distribuiti 2.300.000 a fronte di oltre 460 mila domande presentate). Il flusso delle pratiche che Poste invia alle Questure per il completamento delle lavorazioni è regolare: ad oggi sono state accettate presso gli Uffici Postali oltre 460.000 istanze e Poste ne ha lavorate e messe a disposizione per le Questure circa il 90% in formato elettronico e il 75% in forma cartacea".
(Ansa)
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