Sicilia
Flai-Cgil: "Alzare la quota degli immigrati stagionali"
Il segretario generale Lo Balbo: "Permessi straordinari a chi denuncia sfruttatori"
PALERMO - Avere assegnato alla Sicilia per il 2007 una quota di lavoratori stagionali extracomunitari di 3.500 unità è "un invito ai padroni a continuare con lo sfruttamento e i comportamenti illeciti".
Lo ha affermato Salvatore Lo Balbo, segretario generale della Flai-Cgil siciliana, aprendo ieri, alla presenza del presidente della Camera Fausto Bertinotti, un convegno del sindacato sulle 'nuove schiavitù' in agricoltura.
Lo Balbo ha sottolineato che "la Sicilia è la prima regione d'Italia per occupazione nel settore e la seconda per produzione lorda vendibile. È anche la regione dove esistono almeno 25mila lavoratori ridotti in schiavitù, eppure è soltanto l'ottava nella ripartizione delle quote, che vede l'Emilia-Romagna in testa con 14mila unità assegnate".
Le critiche del segretario della Flai si estendono dal ministero agli assessorati regionali all'Agricoltura e al Lavoro: "Mi pare che sul problema dello sfruttamento e delle illegalità nel lavoro - ha sottolineato - ci sia una sottovalutazione generalizzata". Di fronte alla quale la Flai ha annunciato per le prossime settimane "la mobilitazione in tutte le province, una campagna di sostegno al disegno di legge nazionale contro il caporalato e per la riscrittura della 'legge Bossi-Fini', il coinvolgimento di associazioni, mondo politico, società civile per una capillare sensibilizzazione sul problema".
La Flai chiede anche la concessione del "permesso di soggiorno straordinario ai lavoratori migranti che denunciano i loro sfruttatori, estendendo in questo senso al settore l'articolo 18-bis della legge Turco-Napolitano". Nel corso del convegno è stato anche proiettato il film, prodotto dalla Flai, che documenta lo sfruttamento nelle campagne siciliane (scaricabile dal sito www.cgil.it/flai.sicilia).
(4 aprile 2007)
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