29 Giugno. Tortura: i casi italiani e la nuova legge. L'iniziativa di Antigone a Lecce

tortura LecceUn’iniziativa contro la Tortura. È quella organizzata dal Antigone Puglia a Lecce, per il sesto anno consecutivo, in occasione della Giornata Internazionale per le vittime di tortura che ricorre il 26 giugno. Quest’anno, insieme ai rappresentanti dell’Associazione, ci saranno anche la sorella di Stefano Cucchi, Ilaria, Fabio Anselmo, avvocato che ha seguito e sta seguendo casi come quelli di Federico Aldrovandi, di Stefano Cucchi e di Riccardo Magherini, la giornalista di Presa Diretta Giulia Bosetti e Alcide Maritati, Gip presso il Tribunale Penale di Lecce e Segretario Nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati. A portare i saluti iniziali ci sarà anche il Sindaco di Lecce Carlo Salvemini. Inoltre, durante l’iniziativa, ci saranno anche un aperitivo e musica dal vivo con Cesare Dellanna Trio e Cool Street.

“Per la prima volta l’Italia arriva a questa ricorrenza con una legge che punisce la tortura, approvata nel luglio dello scorso anno” dice Maria Pia Scarciglia, presidente di Antigone Puglia. “Tuttavia - prosegue la Scarciglia - questa legge si discosta molto da quella della Convenzione Onu, in quanto non garantirebbe quegli standard minimi di tutela a garanzia delle vittime del reato”. 

Difatti, la definizione di tortura come descritta dalla norma penale recentemente introdotta, richiede elementi aggiuntivi quali la “crudeltà”, “il verificabile trauma psichico”, “le condotte plurime” che rendono, per la vittima, la tortura molto difficile da dimostrare. Inoltre il reato è commettibile da chiunque, e non solo da pubblici ufficiali, non è imprescrittibile, ed, infine, non è stato previsto un fondo per risarcire le vittime. Il rischio è quello che il reato così come delineato non trovi applicazione.

“Nella realtà - sostiene ancora la presidente di Antigone Puglia - sono però numerosi i casi di cronaca a ricordarci che la tortura c’è ed è stata commessa, e che spesso gli abusi di potere delle forze dell’ordine si sono tramutati in tortura. Chi non conosce le tristi vicende di Federico Aldrovandi e Stefano Cucchi, uccisi mentre si trovavano nelle mani dello Stato. Chi non ricorda i gravi fatti del G8 di Genova e le torture nel carcere di Bolzaneto per cui l’Italia è stata condannata dalla Corte europea dei diritti dell’Uomo a risarcire i manifestanti a causa dei trattamenti inumani e degradanti subiti”. 

“Antigone pertanto - conclude Maria Pia Scarciglia - sul presupposto che tutte le forme di tortura pongano una violazione dei diritti umani e per tenere il faro puntato su questo crimine contro l’umanità, vuole celebrare le vittime di tortura attraverso questo evento”.

L’appuntamento è per il 29 giugno 2018, presso il Parco di Belloluogo a partire dalle ore 19.00.